Secondo l’edizione 2020 dell’Accenture Technology Vision, per riprendersi con successo, le aziende devono adottare il più rapidamente possibile mentalità e prospettive nuove, riesaminando i modelli fondamentali di business e tecnologici per creare nuove basi di concorrenza e di crescita
Secondo l’Accenture Technology Vision 2020: ventesima edizione della relazione annuale di Accenture che prevede le tendenze tecnologiche chiave che caratterizzano il modo di lavorare (e non solo), per competere le aziende devono garantire un punto di incontro tra il valore d’impresa, i nuovi valori delle persone e sostenibilità dei processi di innovazione. Da decenni, infatti, il mondo non si trovava ad affrontare una prova impegnativa come quella che si è presentata nel corso degli ultimi mesi. COVID-19 ha profondamente trasformato non solo la vita delle persone, ma ha anche influenzato in modo significativo tutti i mercati, stravolgendo i processi e le priorità delle organizzazioni di ogni settore.
Tracciare un percorso nuovo
Già prima della pandemia, le aziende avvertivano il bisogno di tracciare un percorso nuovo per rendere il proprio business più agile e resiliente, individuando innovativi e più dinamici stimoli di crescita. Secondo alcune ricerche di Accenture, infatti, la maggior parte dei dirigenti intervistati (75%) ritiene che il ritmo delle perturbazioni sia aumentato negli ultimi tre anni e il 93% afferma che l’esistenza stessa della loro azienda è spesso messa a rischio da modelli operativi che non riescono a tenere il passo con i tempi. Inoltre, il 63% dei dirigenti individua nella lentezza dei processi decisionali un grande ostacolo all’agilità.
In questo contesto di profonda incertezza e urgenze rinnovate, l’innovazione non si è però arrestata. I robot disinfettano le città, cucinano cibo negli ospedali e consegnano pacchi, i dispositivi intelligenti monitorano la salute dei pazienti e raccolgono preziosi dati sanitari, la collaborazione uomo-macchina sta lasciando la fase di proof-of-concept per diventare uno strumento concreto per gli scienziati che studiano il virus. Mentre gran parte del mondo è immobilizzata, l’innovazione sta accelerando.
Una progettualità a lungo termine
In questo nuovo scenario le organizzazioni sono chiamate ad agire secondo una progettualità a lungo termine. Il bisogno immediato di innovazione tecnologica, infatti, è solo una parte della strategia da mettere in atto per superare con successo questo periodo e affrontare in modo sostenibile l’era post-COVID in linea con le nuove esigenze del mercato. In particolare, all’interno Technology Vision 2020, Accenture ha analizzato in che modo i valori delle persone si stiano trasformando e come i modelli tecnologici dell’era digitale non siano sempre in sintonia con quei valori, generando uno squilibrio che Accenture denomina “tech-clash”. Le aziende che non gestiranno questo disallineamento si troveranno ad affrontare un clima di sfiducia e insoddisfazione crescente da parte dei consumatori.
Prendiamo in considerazione, ad esempio, la crescente preoccupazione delle persone rispetto al tema legato alla privacy dei dati. Oggi l’esigenza di localizzare le persone e raccogliere dati sanitari per tracciare la diffusione del virus sta complicando in modo esponenziale il dibattito. La necessità di affrontare un problema globale di salute pubblica apre un nuovo fronte nel divario già crescente tra i valori delle persone e il valore dell’impresa. Ora che le aziende cercano nuove soluzioni, concentrarsi solo su obiettivi immediati
potrebbe compromettere gli sforzi fatti per allinearsi con i bisogni delle persone a lungo termine, amplificando il “tech-clash”.
Nel breve termine
Nel breve termine la sfida più impellente è sicuramente rappresentata dal riuscire a superare l’incertezza attuale, affrontando difficoltà che si differenziano a seconda dei settori e delle imprese stesse. In tal senso, la pandemia ha rivelato quali aziende si trovassero in una situazione più a rischio, e quali, scommettendo su agilità e resilienza, stanno già dimostrando significativi segni di ripresa. Ciò che emerge da questo quadro, dunque, è che la tecnologia non è più un’opzione, ma un requisito indispensabile per garantire sinergia tra dipendenti, consumatori e partner commerciali. Gli strumenti tecnologici stanno dando modo a tutti noi di rimanere in contatto con amici e familiari e di continuare a lavorare.
“I trend della Tech Vision risultano oggi ancora più attuali: la pandemia ci ha proiettato di colpo in un mondo virtuale, basato su connessioni e interazioni a distanza, dando origine ad una situazione di forte discontinuità. Sono emerse alcune fragilità correlate alla parziale digitalizzazione del nostro ecosistema e si è preso atto di come la tecnologia sia diventata un requisito indispensabile. Nel periodo che ci attende sarà ancora più strategico disporre di strumenti innovativi, scalabili e con costi sostenibili per competere in mercati sempre più liquidi. Il mondo delle imprese, sia pubbliche che private, deve accelerare la ridefinizione dei propri modelli operativi ed attivarli in tempi rapidi, indirizzando le criticità riscontrate e capitalizzando le esperienze affrontate per generare nuovo valore. Le aziende che avranno il coraggio e la lungimiranza di trasformare il proprio business più di quanto richiesto dalle esigenze immediate, con una visione a lungo termine, potranno cogliere un’opportunità unica: agilità e resilienza saranno capacità critiche per affrontare le dinamiche di mercati sempre più volatili e sarà fondamentale puntare sul capitale umano, assicurando formazione e sviluppo di nuove competenze e gli strumenti necessari per garantire alle persone la capacità di adattamento richiesta da questi nuovi scenari” ha dichiarato Fabio Benasso, Presidente e Amministratore Delegato di Accenture Italia.
I 5 trend della Technology Vision 2020
Quando Accenture ha pubblicato il report Technology Vision 2020 individuando i trend tecnologici in atto, il COVID-19 non aveva ancora assunto le dimensioni di una pandemia. Tuttavia, l’emergenza sanitaria ha accelerato i processi di innovazione rivelandone sia il grande potenziale che le nuove sfide da affrontare per trasformare questi processi in modelli sostenibili per il futuro.
In base al report stilato da Accenture, trascurare i nuovi valori e le mutate aspettative dei consumatori nel periodo di emergenza non solo espone le aziende al rischio di lasciare i clienti insoddisfatti o di demotivare il personale, ma anche di non cogliere il potenziale di crescita e le possibili innovazioni future. Ecco i cinque trend individuati dalla Technology Vision e riletti alla luce dei nuovi scenari con cui le organizzazioni dovranno confrontarsi per superare il “tech-clash” e creare nuove forme di business value che in parte saranno trainate da relazioni più strette e basate sulla fiducia con gli stakeholder:
1) The I in Experience. Le aziende avranno bisogno di creare esperienze personalizzate che comprendano la possibilità di esercitare maggior potere decisionale da parte degli individui e delle organizzazioni. Questo modello trasforma spettatori passivi in attori attivi e partecipi rendendo delle esperienze a senso unico, che possono dare l’impressione alle persone di non aver alcun controllo su quanto accade e di essere escluse, in vere e proprie collaborazioni. Cinque imprese su sei e l’85% dei dirigenti IT intervistati ritengono che per vincere la concorrenza nel prossimo decennio, le organizzazioni debbano trasformare il proprio rapporto con i clienti e renderli partner. Questa tendenza è stata profondamente accelerata da COVID-19, che ha trasformato il ruolo e l’importanza delle esperienze digitali nella vita delle persone. Basti considerare l’accelerazione dell’e-commerce.
2) AI and Me. Con il progredire delle capacità dell’Artificial Intelligence, le aziende dovrebbero ripensare al lavoro che svolgono e rendere l’AI la componente in grado di far emergere il pieno potenziale delle persone. Secondo la Tech Vision, prima della pandemia, solo il 37% delle organizzazioni riferiva di utilizzare un design inclusivo o principi di design antropocentrici per favorire la collaborazione uomo-macchina. Attualmente, però, anche se il 73% delle organizzazioni ha avviato la fase pilota o sta adottando l’AI in una o più unità aziendali, questa risorsa dovrebbe essere ancora più prioritaria. Si prenda a riferimento, ad esempio, come i sistemi di intelligenza artificiale stiano alimentando i chatbot che aiutano gli operatori sanitari a fare lo screening e il triage dei pazienti, o a come essi stiano consentendo la rapida riconfigurazione delle supply chain colpite dal COVID-19. Analizzando il quadro post COVID, emerge come i vantaggi della collaborazione tra uomo e AI non siano mai stati così promettenti come oggi.
4) Robots in the Wild. I robot non operano più solo all’interno di magazzini e fabbriche e il 5G sta per accelerare la possibilità di governare l’utilizzo di macchine a distanza. Ogni azienda deve quindi ripensare il proprio futuro attraverso le lenti della robotica per ogni settore di business. Rispetto a questo argomento, le opinioni dei dirigenti erano divergenti: il 45% sosteneva che i dipendenti avrebbero avuto delle difficoltà ad immaginare come lavorare avvalendosi della robotica mentre il 55% riteneva che i dipendenti sarebbero stati in grado di capire facilmente come lavorare con i robot. Ma la crisi sanitaria ha profondamente mutato questa condizione. Con sempre più persone costrette a restare a casa e la nuova normalità del distanziamento sociale, i robot sono usciti dai confini tradizionali e sono stati impiegati in tutti i settori più velocemente di quanto si sarebbe potuto immaginare. E oggi che aziende e governi cercano nuove soluzioni “contact-less”, essi diventano più utili che mai, sia per il business che per la società.
5) Innovation DNA. Le aziende possono accedere a una quantità clamorosa e senza precedenti di tecnologie DARQ [DLT Distributed Ledger Tech, AI (Artificial Intelligence), XR (Extended Reality) e Quantum Computing]. Già prima di COVID19, il 76% dei dirigenti intervistati evidenziava come, per innovarsi alla velocità richiesta dal mercato, le aziende dovessero implementare con urgenza nuove modalità di azione, avvalendosi di nuove tecnologie e ecosistemi tra partner e organizzazioni terze. COVID-19 ha poi cambiato gli equilibri, accelerando oltre ogni aspettativa le tecnologie DARQ. Per questo, le aziende hanno bisogno di mettere in atto innovazioni audaci, mettendo da parte ogni riserva sull’eccessiva rapidità dei cambiamenti.