Con la (misteriosa) iniezione di liquidità il colosso dell’home sharing potrebbe valere la cifra record di 30 miliardi di dollari. Tre volte quella di appena un paio d’anni fa
Arrivano nuovi finanziamenti per Airbnb, il colosso dell’home sharing che ha ribaltato il comparto dell’ospitalità mondiale. Secondo il New York Times l’ammontare non sarebbe chiaro ma la nuova liquidità dovrebbe servire per nuovi investimenti e per crescere ancora nei mercati in cui il network è più debole. Il round in arrivo dovrebbe inoltre far schizzare la valutazione dell’unicorno alla cifra record di 30 miliardi di dollari. Tre volte quella di appena un paio d’anni fa.
Il secondo unicorno Usa. Il primo è Uber
L’anno scorso Airbnb ha raccolto 1,5 miliardi di dollari da nomi come General Atlantic, Hillhouse Capital e Tiger Global. All’inizio del mese ne ha messo in cascina un altro. Nel complesso, i fondi raccolti ammontano a oltre tre miliardi di dollari. Adesso la nuova iniezione dovrebbe trasformarla nel secondo unicorno degli Stati Uniti, dietro solo a Uber che si muove sui 62,5 miliardi.
Oltre le case, verso musei e ristoranti?
Alcune precedenti indiscrezioni di Bloomberg avevano spiegato che la compagnia, fondata da Brian Chesky, Joe Gebbia e Nathan Blecharczyk appena otto anni fa, starebbe valutando di allargarsi alle prenotazioni per altri tipi di servizi turistici. Per farla breve, non solo case e stanze ma anche ristoranti e musei. Ponendosi così in competizione non solo con i tradizionali network di acquisto dei biglietti ma anche con sistemi come The Fork, la piattaforma di prenotazioni di TripAdvisor.
Nel frattempo, continuano su più fronti (San Francisco e New York negli Usa, praticamente ogni capitale in Europa) le battaglie legali e le strettoie che le amministrazioni stanno predisponendo per la piattaforma di affitto.