Kuala Lumpur, la capitale del Paese asiatico, adotterà il pacchetto big data proposto dal colosso cinese per diventare una città 3.0. Ulteriore segnale dell’espansionismo tech di Pechino nell’area
La Malesia parla sempre più cinese. E lo fa grazie ad (o a causa di) Alibaba, la cui piattaforma big data sarà utilizzata da Kuala Lumpur per diventare una smart city proiettata nel futuro.
La piattaforma City Brain
Il programma acquistato dalla capitale della Malesia si chiama “City Brain”. Si tratta di un pacchetto di servizi che utilizza big data e intelligenza artificiale sulla sua infrastruttura di cloud computing. Una piattaforma innovativa che offre una serie di soluzioni per guidare una città in maniera più efficiente e digitalizzata.
Come funziona Alibaba Cloud
Il sistema “City Brain” è stato adottato per la prima volta nel 2016 ad Hangzhou, la città natale di Alibaba che si trova nella Cina orientale. La piattaforma di Jack Ma sfrutta una grande varietà di dati di diversa provenienza, tra i quali anche video, social network e dati di traffico, per fornire all’amministrazione locale gli strumenti necessari per organizzare in maniera più logica il proprio lavoro quotidiano.
I rapporti con la Malesia
La scorsa estate Alibaba Cloud ha firmato un accordo per portare City Brain anche a Macao. Ma l’arrivo a Kuala Lumpur segna il primo passo fuori dalla Cina per il sistema “smart city” del colosso cinese. Non è un caso che ciò avvenga proprio in Malesia, primo Paese ad aderire a un altro progetto di Alibaba, vale a dire lo sviluppo di una rete e-commerce di piccole e medie imprese del Sud Est asiatico in grado di interagire e fare affari senza barriere doganali. Una sorta di accordo di libero scambio che da Kuala Lumpur potrebbe coinvolgere l’intera regione.
L’utilizzo del programma smart city
Inizialmente, il sistema sarà utilizzato sul fronte del traffico, per aiutare la capitale malese a capire quali potrebbero essere gli interventi necessari sul proprio asse stradale per migliorare la viabilità. Ma l’intenzione è quella di coprire un raggio d’azione ben più vasto, che tocchi anche le aree di interesse per imprese, imprenditori, accademici, strutture di ricerca e startup.
Il piano di investimenti
D’altra parte Alibaba sta investendo molto sul fronte del cloud business. Lo scorso ottobre ha annunciato un piano di spesa di 15 miliardi di dollari sull’innovazione tech. Tra i principali campi di interesse ci sono il riconoscimento facciale e, appunto, le piattaforme big data. La strada è quella intrapresa da tempo da Pechino. E Jack Ma è uno di quelli ad averla intrapresa con maggiore convinzione.