Nuovo capitolo nella galassia delle iniziative di Fondazione Cariplo. Uno strumento per fare la differenza nell’economia dedicata al sociale
Due anni di lavoro condensati in un’iniziativa che si muove su due direttive: lo scopo ultimo è quello che di creare anche per il Terzo Settore, un mondo che troppo spesso si muove solo grazie alla buona volontà dei singoli o delle singole organizzazioni, un contesto nel quale crescere con logiche d’impresa al contempo capaci di produrre vantaggi per la collettività. E per farlo, Fondazione Cariplo mette a disposizione un fondo da quasi 20 milioni di euro: cifra significativa, che sarà messa soprattutto al servizio della crescita professionale di chi in questo settore ci crede e si impegna.
“Occorre comprendere se questo tipo di iniziativa ha ancora un valore per la crescita sociale” ha spiegato nel corso della presentazione della nuova Fondazione Giordano Dell’Amore Social Venture il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti. Ricordando la figura del banchiere a cui viene intitolata questa che è la quarta iniziativa intersettoriale che la Fondazione mette in pista, Guzzetti ha ricordato l’impegno di questa figura storica di Cariplo per la crescita dell’Africa prima e delle nazioni dell’Est Europa in seguito.
D’Amore ha sempre creduto nell’importanza di una classe dirigente all’altezza delle ambizioni di una nazione, e su questo ha sempre investito nel corso della sua carriera, ha raccontato Guzzetti: con la stessa filosofia, oggi, Fondazione Cariplo punta a investire sul Terzo Settore perchè, conclude il presidente di Fondazione Cariplo, “puntiamo a creare una finanza che metta l’uomo al centro, che contribuisca allo sviluppo di un’economia sociale: la finanza deve essere per le persone”.
La strategia #impactinvesting
Sotto l’ombrello Cariplo Social Innovation, Fondazione Cariplo punta a costruire una serie di iniziative destinate a migliorare il contesto di mercato in cui si muove il cosiddetto Terzo Settore. Come detto, saranno due le direttive principali attorno a cui si svilupperà l’attività della Fondazione Giordano Dell’Amore: la formazione e il sostegno economico.
Sul primo capitolo si innestano percorsi di formazione a distanza, workshop e convegni pensati per generare la cosiddetta “capacity bulding”: ovvero rendere chi opera in questo mercato più consapevole di quali sono le proprie capacità, quali le buone prassi da seguire, quali siano le effettive esigenze in termini di risorse (anche economiche) per sviluppare in modo organico ed efficace un modello di business relativo al Terzo Settore.
In parallelo si sviluppa poi la seconda direttrice, ovvero il sostegno economico: tramite la collaborazione con Cariplo Factory sarà allestito una vera e propria piattaforma per incubazione e accelerazione di startup operanti in questo ambito. Qui si innesta la definizione di “impact investing”: scegliere con diligenza quale siano gli investimenti capaci di generare un impatto significativo sul piano sociale, sia immettendo capitali in fondi etici che direttamente in imprese “sociali”, offrendo anche attività di consulenza per migliorare la qualità del prodotto finale.
Fondazione Cariplo non procederà da sola in questo cammino, bensì punta a collaborare in modo efficace con realtà come Cassa depositi e prestiti o BEI (Banca Europea degli Investimenti): il progetto sarà operativo in tempi strettissimi, grazie una gestazione durata 24 mesi che ha permesso di mettere a punto ogni tassello del mosaico. Le prime iniziative e i primi strumenti di Cariplo Social Innovation saranno illustrati nel dettaglio il prossimo 18 dicembre, durante lo StartupItalia! Open Summit 2017.