Misura straordinaria per far ripartire i consumi sotto le feste e per tutto dicembre. Rimborso del 10% per chi fa acquisti abbandonando il contante
Alle due iniziative per indurre alla progressiva circolazione del contante a favore di metodi di pagamento tracciabili, pare che potrebbe presto affiancarsene una terza limitata nel tempo che avrebbe come duplice obbiettivo anche quello di spingere i consumi sotto Natale in un periodo storico tanto complesso come questo che vede gli acquisti frenati dai timori e dai divieti governativi derivanti dalla pandemia. Anche questa prevederà degli incentivi che consisteranno in un piccolo rimborso della somma spesa pagando con la carta di credito o con le app. Una sorta di cashback di Natale insomma.
Che cos’è il cashback di Natale?
Lo ha anticipato l’inserto economico del Corriere della Sera, secondo cui l’esecutivo di Giuseppe Conte starebbe cercando le risorse per coprire “un rimborso del 10% — fino a una soglia massima di 150 euro — per chi usa carte e app per pagare le spese nel mese di dicembre”. Si tratterebbe appunto di un bonus previsto solo per il mese di dicembre, da qui il soprannome di cashback di Natale. “Per arrivare a ottenere il rimborso da 150 euro – spiegano da via Solferino – occorrerà spendere almeno 1.500 euro e pagare non in contanti ma con moneta elettronica — cioè carte di credito o debito, bancomat, bonifici bancari e app installate sul proprio telefonino, come Apple Pay, Samsung Pay o Satispay”.
Per accedere al cashback di Natale dovrebbero servire almeno dieci transazioni effettuate con la carta di credito e sistemi analoghi tracciabili con gli stessi limiti di spesa che si applicheranno al cashback tout court che il governo ha annunciato da tempo e dunque il tetto per singole spese a 150 euro con il divieto di frazionare i pagamenti per aumentare le transazioni.
Oltre al cashback di Natale permangono gli altri cashback
L’aspetto più interessante riguarda il fatto che il cashback di Natale non sostituisce e nemmeno anticipa gli altri due precedentemente annunciati. Parliamo quindi del Bonus cashless che dovrebbe essere avviato dal 1° dicembre 2020 e che consisterà nel ristoro del 10% su di un massimo di 3.000 euro spesi. Vale a dire che sarà possibile avere indietro 300 euro.
E poi ci sarà il «super cashback», nuovo nome del «bonus befana». In merito Giuseppe Conte ha già preannunciato che «sarà di 3000 euro l’anno». Secondo le ultime informazioni disponibili, per evitare che il bonus cashback da 300 euro su 3000 euro spesi diventi appannaggio esclusivo di chi benestante, è stato fissato un tetto di almeno 50 transazioni con bancomat o carta da effettuare in sei mesi. La prima forbice temporale si aprirà dal 1° dicembre 2020 e occorrerà usare almeno 50 volte la carta di credito o il proprio bancomat entro il 31 maggio 2021.
E poi ci sarà la lotteria degli scontrini
Tra le misure anti evasione che partiranno dal primo gennaio prossimo, poi, figura la lotteria degli scontrini. Se resterà valido il regolamento della lotteria se fosse iniziata lo scorso marzo, tutti i cittadini maggiorenni e residenti in Italia potranno partecipare effettuando un acquisto di importo pari o superiore a 1 euro ed esibendo il loro codice lotteria. Ogni acquisto genera un numero di biglietti “virtuali” che consentono la partecipazione alla lotteria: ogni euro speso dà diritto a 1 biglietto virtuale, fino a un massimo di 1.000 biglietti per un acquisto pari o superiore a 1.000 euro. Avevamo già trattato l’argomento qui, quindi vi consigliamo di cliccare nel caso ne vogliate sapere di più in merito.