L’app che accorcia le distanze tra aziende e candidati in cerca di lavoro ha raggiunto i 500 mila utenti iscritti a livello globale (Italia, Francia, Spagna e Messico), attestandosi come applicazione di riferimento per la ricerca del lavoro
CornerJob, l’app che permette di accorciare le distanze tra aziende e candidati in cerca di lavoro, ha raggiunto i 500 mila utenti iscritti a livello globale (Italia, Francia, Spagna e Messico), attestandosi come l’applicazione di riferimento, su smartphone e tablet (iOS e Android), per la ricerca del lavoro.
Con oltre 5 mila offerte in Italia nel solo mese di febbraio 2016, la richiesta di figure professionali si è rivelata particolarmente significativa nei seguenti settori: commerciale (agenti di commercio), vendita al dettaglio, turismo, IT, customer service e HoReCa. La ricerca dei lavori ad alta rotazione e temporanei ha trovato così, in CornerJob, un forte alleato. Sul territorio italiano, l’app ha un alto tasso d’iscrizione, con una maggiore percentuale di penetrazione al nord (il 52% degli utenti). Al centro e al sud (isole comprese) gli utenti attivi sono rispettivamente il 27% e il 21% del totale.
Come funziona CornerJob
In un minuto il candidato può inserire, guidato passo dopo passo, il proprio profilo con le informazioni chiave che davvero possono essere interessanti per un datore di lavoro. Dall’altra parte le aziende possono caricare la propria inserzione. La candidatura si sottopone con un semplice clic e l’azienda ha 24 ore per dare il feedback. In caso di riscontro positivo, candidato e azienda possono dialogare e approfondire il contatto grazie a una chat integrata. Un altro aspetto importante è la geo-localizzazione degli annunci, che naturalmente varia a seconda delle dimensioni e dei contesti territoriali.
«Anche se le offerte di lavoro presenti su CornerJob corrispondono a profili professionali di medio-bassa qualificazione, preferirei non parlare di colletti blu. In realtà, la missione di CornerJob, proprio perché l’app vive sugli smartphone, è di offrire un punto d’ingresso ai giovani nel mondo del lavoro o anche di soddisfare le esigenze lavorative in linea con il proprio “work-life balance», commenta Mauro Maltagliati, Co-founder e Country Manager per l’Italia. «L’aspetto più interessante di CornerJob è il superamento della sindrome da “Le faremo sapere” che spesso rallenta o addirittura frena la ricerca dell’occupazione giovanile e non solo…».
Sono già molte le aziende che utilizzano CornerJob, tra cui, ad esempio, Bata, Eataly, Generali, Geox, Lidl, Randstad, Page Personnel, Tecnocasa Franchising Network e siamo nell’ordine delle decine di migliaia per quanto riguarda i profili dei candidati.
«Naturalmente, una piazza virtuale come CornerJob è lo specchio della realtà e quindi riflette la fisionomia del mercato del lavoro in Italia. Non abbiamo l’ambizione di eliminare le ancora tante frizioni che ci sono in questo settore anche se siamo consapevoli del valore sociale che può avere un’azione tanto semplice quanto concreta come l’agevolazione del contatto fra domanda e offerta di lavoro».
CornerJob ha da poco concluso un round di finanziamenti a quota dieci milioni di dollari.