In Cina, a causa della pandemia, quasi tutti i ragazzi fuori sede nel 2020 hanno scelto dove vivere su Internet, senza visite
Non solo musei e concerti virtuali. Oggi, anche la visita della casa da affittare si fa in rete. Una tendenza che ha ormai preso piede, perlomeno in Cina. Qui, il 96,8%, praticamente la totalità degli studenti fuori sede, ha scelto online l’appartamento da prendere in affitto.
Il sondaggio del China Youth Daily
A mostrare questa tendenza è stato il quotidiano ufficiale della Lega della Gioventù Comunista Cinese, la maggiore organizzazione politica giovanile della Repubblica Popolare. Il China Youth Daily, questo il nome del giornale, ha infatti chiesto a 1.974 giovani laureati in che modo avessero scelto la casa da affittare durante l’Università. Dei ragazzi interpellati, la maggior parte proviene dalle città cinesi più sviluppate in termini di infrastrutture, centri didattici e business, le cosiddette città di primo e secondo livello.
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E, appunto, quasi il 97% ha risposto di aver deciso mediante visite online, mentre poco meno della metà degli intervistati ha dichiarato di aver provato a vedere l’appartamento, recandovi fisicamente. Ad ogni modo, anche fra le visite online ci sono varie differenze. Le agenzie immobiliari cinesi utilizzano infatti diversi metodi per mostrare gli alloggi ai clienti. In particolare, il 77% di esse si servono di semplici immagini, il 60,9% offrono una vista tramite realtà virtuale, il 54,6% opta invece per il video.
Guangzhou, una delle città cosiddette di primo livello in Cina
Meno spaziosa di quanto sembri
“Sono soddisfatto dell’affitto di appartamenti online, che è efficiente e conveniente”, sottolinea a proposito della scelta online Chu Wenjing, giovane laureato nel 2020. “Tuttavia”, continua, “ci sono anche alcuni inconvenienti“. Difatti, secondo lui, uno dei problemi sta nel fatto che, visitati su Internet, alcuni appartamenti sembrano più spaziosi di quanto in realtà non siano.
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Visite online, trend in crescita anche in Italia
Negli scorsi mesi, al termine della fase più acuta e grave della pandemia, anche il governo italiano aveva predisposto ferree restrizioni alle agenzie immobiliari, riguardo alle visite in presenza delle case da affittare. Il Dpcm del 26 aprile, recitava infatti in tal senso: “le visite degli agenti immobiliari con i clienti presso le abitazioni da locare o acquistare potranno avere luogo solo quando queste siano disabitate”.
Per questo motivo, nelle settimane immediatamente successive alle prime riaperture, le aziende immobiliari si sono ingegnate “alla cinese”, offrendo online panoramiche della casa da affittare. Attraverso foto, video, offrendo informazioni e chiarimenti per telefono e organizzando video-consulenze. Questa tendenza sembra destinata a consolidarsi col trascorrere dei mesi anche nel nostro Paese. Leader del settore hanno pertanto messo a punto una serie di strumenti tecnologici, come il servizio Videovisita creato da Idealista e attivato a giugno scorso, che potessero agevolare le visite online.
Come quasi tutti i settori lavorativi ed economici, il Covid non ha risparmiato neanche l’immobiliare da importanti cambiamenti, in parte anche strutturali. Chissà che un domani, pure in Italia, la condizione necessaria più importante per affittare una casa sia un’ottima connessione dati.