L’annuncio al Communities Summit di Londra: “Facebook investirà 10 milioni per finanziare i gruppi e chi li gestisce”. Intanto dagli States viene confermata la notizia del “downvote button” per segnalare commenti inappropriati
Ogni volta che Mark Zuckerberg, o qualche membro del suo staff, fa un annuncio, ci si può scommettere non passerà inosservato. Prima è stata la volta del ritorno alle origini social: meno contenuti promozionali e più interazioni. Poi si è aggiunta la decisione di dare più spazio alle local news: contribuiscono a creare uno spirito di comunità. E ora, proprio nel bel mezzo del Communities Summit Facebook, arriva la conferma che negli States è in via di testing il pulsante downvote: il pollice verso a mezzo social.
Feedback o censura?
A darne notizia è il sito TechCrunch che però specifica: “Non si tratta di un pollice verso per i contenuti che non ci piacciono, ma di un sistema utile a rendere più costruttiva l’interazione tra gli utenti”.
Here's what I see on my end if I click downvote, but since I don't know anyone else with the feature I don't know what it might look on their end. #FacebookDownvote pic.twitter.com/YIxI5xgXeU
— Christina Hudler (@officialhudler) February 8, 2018
Attualmente l’opzione è in funzione solo su un numero limitato di pagine pubbliche dove i commenti considerati inappropriati o fuorvianti possono essere segnalati con un downvote per essere nascosti. Ovviamente il rischio per gli utenti è quello di passare da un giudizio onesto alla censura soggettiva dei contenuti che non piacciono. Ma qui la risposta di Facebook è stata immediata e in pieno stile media company: “Questo strumento offre alla nostra community solo la possibilità di fornire un feedback”.
I gruppi al centro della community
“Rafforzare la community”, quest’argomento torna sempre più spesso nei piani per lo sviluppo futuro del social network di Menlo Park. Ecco perché venerdì mattina il Chief Product Officer, Chris Cox, ha spiegato che Facebook investirà circa 10 milioni di dollari per finanziare i gruppi e i loro gestori.
Un milione a testa per i community leader dei cinque progetti migliori (a questo link è possibile candidarsi), più altri 50K ciascuno per i responsabili di iniziative legate ai gruppi. Altri 100 responsabili potranno ottenere fino a 50mila dollari ciascuno per un’iniziativa specifica legata al gruppo. L’obiettivo è supportare economicamente chi attraverso Facebook punta a creare spazi altamente frequentati dagli utenti perché percepiti come sicuri e dall’importante impatto sociale.
“Sono un miliardo gli iscritti che interagiscono mensilmente nei gruppi. Mentre duecento milioni di persone fanno parte di quelle che Facebook ritiene comunità significative”, ha spiegato Cox davanti al pubblico del secondo Communities Summit di Londra. Ricordando poi l’impegno dell’azienda in materia di sicurezza. “I moderatori dedicati alla rimozione di contenuti sconvenienti passeranno da 10 mila a 20 mila. E il numero degli ingegneri che si occupa della sicurezza e integrità della piattaforma raddoppierà”.