Nel 1968 aveva fondato l’omonimo fondo che ha investito in oltre 300 società. Fondamentale il suo ruolo per il venture capital negli Stati Uniti in termini fiscali e legislativi
Se oggi il venture capital, il turbinio dei capitali di rischio, alimenta il motore dell’innovazione ai quattro angoli del globo si deve anche a David Morgenthaler, uno dei primi ad avviare questa nuova modalità d’investimento. L’imprenditore è morto il 17 giugno all’età di 96 anni nella sua casa di Cleveland, in Ohio, Stati Uniti.
Le battaglie di Morgenthaler per le tasse sugli investimenti
Il primo e più importante fondo lanciato risale al 1968: si trattò del Morgenthaler Ventures, quando il venture capital non poteva certo essere ancora considerato un settore industriale e d’investimento. Neanche di nicchia. Il contributo dell’investitore e del suo strumento fu importante anche in termini fiscali (conducendo per esempio all’approvazione del Revenue Act del ’78 che abbatté il prelievo sui ricavi dal 49 al 28%) e legislativi portando nel 1979 all’autorizzazione dei fondi pensione per questo tipo di investimenti di rischio.
La vita
Non solo Morgenthaler Ventures, il fondo trasformato nel 2013 in Canvas Venture Fund: in virtù di questo ruolo nel corso della sua vita il capostipite ha ricoperto svariati ruoli (direttore, presidente e Ceo) in oltre 30 società. “Un’icona del venture capital, un gigante dell’ecosistema imprenditoriale e un campione dell’innovazione”: così lo aveva definito poco tempo fa la National Venture Capital Association, che Morgenthaler aveva fondato e diretto.
Laureato in ingegneria meccanica al Mit di Boston nel 1941, David Morgenthaler (nato nel 1919) ebbe una vita universitaria molto ricca e servì nel corpo degli ingegneri durante la seconda guerra mondiale. Promosso capitano, ebbe la responsabilità di costruire campi d’atterraggio in Nord Africa, dall’Algeria alla Tunisia ma anche in Italia, dove passo al quartier generale del reggimento. In quegli anni, nel 1945, sposò Lindsay Jordan da cui ha avuto quattro figli.
Investimenti in oltre 300 società
Dopo la carriera militare, e prima di arrivare al proprio fondo, ha fondato startup, lavorato in numerose società, dalla Delavan alla J.H. Whitney & Company, e della controllata Foseco che ha trasformato in una multinazionale. Nei 42 anni seguenti al 1968 ha investito in oltre 300 compagnie del settore ITC e scientifico, mettendo un piede in numerose altre realtà.