È il primo ministro che ha governato più a lungo, superando il record del suo pro-zio, nonché il fautore dell’Abenomics. Oggi forse potrebbe annunciare che lascerà
Il Giappone, il Paese che meglio al mondo ha retto alla crisi economica della pandemia, evitando di ricorrere al lock down totale grazie all’uso massiccio di mascherine e di norme sul distanziamento sociale (questo comunque non lo ha salvato dal crollo dei numeri del commercio: le esportazioni sono calate del 15,2% e le import del 4,6 per cento), ora potrebbe trovarsi anche di fronte a una inedita crisi politica. Potrebbero infatti arrivare oggi le dimissioni del primo ministro Shinzo Abe, legate a motivi di salute.
Abe, l’uomo dell’Abenomics, gravemente malato?
Si rincorrono da giorni notizie sullo stato di salute del primo ministro Abe, fautore della cosiddetta Abenomics, una politica economica assai espansiva, basata sulla necessità di stampare grandi quantitativi di moneta e sull’aumento del debito pubblico, che aveva a tratti ridato ossigeno all’asfittica economia nipponica ma non la aveva salvata comunque da un nuovo ingresso nella recessione proprio all’inizio del 2020, ben prima del manifestarsi del Covid-19.
Il primo ministro Shinzo Abe
Dopo le recenti visite in ospedale per quelli che finora sono stati definiti “semplici controlli di routine”, lo scorso lunedì non era sfuggito alla stampa il fatto che il premier abbia visitato il Keio Hospital a distanza di una settimana da un lungo e meticoloso esame. In quell’occasione l’entourage di Abe aveva assicurato che era intenzione del Primo ministro voler fornire maggiori spiegazioni quanto prima, rimandandole però a un’altra occasione. Nelle scorse settimane, in seguito alla prolungata assenza del premier, un settimanale aveva scritto che Abe aveva vomitato sangue in luglio durante una riunione di lavoro. Un’indiscrezione non confermata ma nemmeno smentita dall’ufficio di Gabinetto.
Abe verso le dimissioni per motivi di salute?
Sempre secondo indiscrezioni giornalistiche, dovrebbero arrivare a ore le dimissioni del premier, che sarebbe affetto da affetto da una rettocolite ulcerosa che lo aveva già costretto alle dimissioni nel 2005-2006. Nel giorno stesso della sua ultima visita in ospedale, il 24 agosto, Abe era diventato il premier giapponese che ha governato più a lungo, superando il record del pro-zio Eisaku Sato di 2.798 giorni senza interruzioni.
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Giappone, nuove misure economiche anti Covid
Intanto, per fronteggiare la crescente crisi economica post pandemica, nella conferenza odierna dovrebbero essere annunciate le nuove misure di sostegno che il governo intende varare. Le nuove iniziative volute dall’esecutivo, spiega il giornale Yomiuri Shinbun, si concentreranno sull’impegno a garantire un numero di dosi sufficienti del vaccino contro il Coronavirus non appena disponibili, un adeguato supporto alle istituzioni mediche e l’ampliamento e la velocizzazione dei risultati dei test medici. Il governo di Tokyo ha raggiunto un accordo con l’azienda farmaceutica inglese AstraZeneca e la statunitense Pfizer per ottenere almeno 120 milioni di vaccinazioni una volta immesse sul mercato. A questo riguardo, scrive lo Yomiuri Shinbun, l’esecutivo userà i fondi di riserva derivanti dal secondo bilancio suppletivo per l’anno fiscale 2020.