Il progetto innovativo di Gian Luca Vorraro (ceo e co-founder) e di Fabio Ragnatela continua a crescere e non esclude un’altra campagna di equity crowdfunding
Un accordo con il comune di
Aprilia (in provincia di Latina, nel Lazio) e la conclusione più che positiva (in
overfunding) della la sua prima campagna di
crowdfunding sul portale
CrowdFundMe, con una raccolta fondi di oltre il doppio dell’obiettivo preposto: 192.370 euro contro 80 mila. Sono gli ultimi successi di
BorsinoRifiuti, il progetto innovativo di
Gian Luca Vorraro (ceo e co-founder) e di
Fabio Ragnatela che fa leva sull’economia circolare e ha sviluppato una piattaforma per far incontrare chi produce materiali da riuso e le società che li lavorano per il riciclo.
I dati di agosto
A proposito di Aprilia, l’accordo tra la cittadina laziale e la startup ha dato già i primi risultati: lo smaltimento e il recupero, nel solo mese di agosto, di 140 tonnellate di abiti usati e 2 mila kg di olio vegetale esausto, che gli abitanti hanno consegnato presso l’isola ecologica, dove è stato attivato il servizio Super Fast, che consente il ritiro, entro 72 ore, di un minimo di 50 kg e un massimo di 2 mila per tipologia di materiale, alle migliori condizioni di mercato.
Come consegnare i rifiuti a matrice riciclabile«In agosto il Comune di Aprilia ha emanato una delibera con cui ha incaricato BorsinoRifiuti, in via sperimentale, per un anno, della gestione della vendita alle migliori condizioni di mercato dei rifiuti riciclabili presenti nell’isola ecologica della città – ha spiegato proprio Gian Luca Vorraro – BorsinoRifiuti, tramite il sito del Comune, informerà il cittadino su come consegnare i rifiuti a matrice riciclabile, che vanno dagli abiti usati agli oli vegetali e lubrificanti, dalle batterie di auto e moto agli accumulatori. Fanno parte della nostra rete di raccolta soltanto aziende iscritte alle ‘White List’ delle Prefetture come previsto dalla legge».
Nuove collaborazioni con i comuni
«
BorsinoRifiuti intercetta la necessità di allontanare i rifiuti, controllandone in questo modo la filiera, affinché lo scarto diventi una risorsa e non un problema incombente sull’ambiente – ha aggiunto Vorraro – i fondi raccolti a fine maggio 2017 con la campagna di
equity crowdfunding su
CrowdFundMe, saranno impiegati in ricerca e sviluppo, con il potenziamento della piattaforma, del personale, l’implementazione e l’avviamento anche sul territorio (e non soltanto sul web) dei servizi offerti». E anticipa: «Dopo Aprilia avvieremo nuove collaborazioni con altre città italiane, soprattutto al Sud, non escludendo in futuro di ripetere l’esperienza dell’equity crowdfunding, sempre su
CrowdFundMe, con l’obiettivo di sviluppare e consolidare in molte più città e regioni del Paese il proprio modello di business.