Anche quest’anno il capoluogo lombardo si conferma la città con gli stipendi più alti d’Italia. I dati sono emersi nell’ultima edizione della Salary Guide, l’indagine annuale sull’andamento del mercato del lavoro in Italia, condotta da Hays.
È Milano la città con gli stipendi più alti d’Italia. Non una novità piuttosto una conferma. Ogni anno infatti, Hays – uno dei leader mondiali nel recruitment specializzato – analizza l’andamento delle retribuzioni nel mercato del lavoro italiano. E nella Hays Salary Guide 2017, come accaduto anche lo scorso anno, in testa alla classifica svetta il capoluogo lombardo. Almeno per quanto riguarda alcune delle principali figure professionali.
«Anche quest’anno Milano si attesta come la città più dinamica in termini di opportunità professionali e con gli stipendi più alti della Penisola – racconta Alessandro Bossi, Hays Italia Director – tuttavia, rispetto agli anni precedenti, si accorciano le distanze tra la città della Madonnina e Roma». In diversi settori infatti, il salario medio risulta equivalente tra le due città.
Bologna e Roma si avvicinano
I dati sono stati raccolti da Hays su un campione di oltre 250 aziende e più di 1400 professionisti tra le città di Milano, Roma, Bologna e Torino. Coinvolgono otto differenti settori: Banking, Engineering, Finance, Information Technology, Insurance, Life Sciences, Sales&Marketing e Oil&Gas.
E tra questi, come detto, vi sono alcuni casi in cui non si registra un divario salariale significativo tra le varie città. Per quanto riguarda i profili junior (da 2 a 5 anni di esperienza) ad esempio, in ambito Sales & Marketing, un product manager guadagna circa 28mila euro in tutte le città campione. Lo stesso vale per il comparto Finance, dove un junior controller può guadagnare tra i 25 e i 26mila euro a Torino e Roma, 30 mila a Milano e Bologna.
Milano è costretta a cedere il suo primato invece, nel comparto Engineering, dove un responsabile della produzione in ambito automotive può arrivare a guadagnare 60mila euro contro gli 80mila di Bologna. Un responsabile tecnico commerciale che lavora all’ombra della madonnina poi, ha uno stipendio di circa 70mila euro, 5mila in meno rispetto a Bologna e Roma.
Il gap maggiore nel settore Finance
Dallo studio emerge chiaramente invece la supremazia di Milano nel settore Finance, per quanto riguarda professionisti con circa 10 anni di esperienza. Retribuzione media: 130mila euro. Molto più basso lo stipendio a Roma Torino e Bologna, dove oscilla tra i 90 e i 100mila euro. Sempre nel comparto Finance, il salario medio di un Cfo nei settori Gdo e Retail si attesta intorno ai 120mila euro, cifra che scende a 110mila a Roma, 90mila a Bologna e 80mila a Torino.
Non cambia il discorso in ambito Life Sciences, dove un medical director guadagna fino a 120mila euro l’anno sia a Milano che nella capitale, mentre non va oltre i 100mila euro nelle altre due città censite.
Ipotesi smart working
Ultima considerazione, quella legata al lavoro a distanza. Presto infatti potrebbe avere poco senso il concetto di “città nella quale lavoriamo” anche, se al momento, «tanti dicono di volere lo smart working – spiegano da Hays – ma pochi lo offrono».
Ben 8 professionisti su 10 infatti, cioè l’82% del campione, sarebbero felici di poter lavorare da casa. Tuttavia solo il 35% delle imprese sembra offrire la possibilità di lavorare da remoto. Una soluzione che fa registrare incrementi della produttività e diminuzione dei costi. Tutti fattori che possono incidere anche sugli stipendi. Oltre che portare vantaggi ai lavoratori per quanto riguarda una maggiore autonomia organizzativa (lo afferma il 33% degli intervistati), riduzione di tempi e costi sul tragitto casa-lavoro (28%) e un migliore equilibrio fra lavoro e vita privata (25%). Tutti vantaggi che nessun aumento salariale sarebbe in grado di garantirci.