Nella partita Sampdoria-Genoa un drone ha sorvolato il Ferraris effettuando un’analisi multispettrale del manto erboso
Nel derby della Lanterna appena andato in soffitta c’era anche Wylab, l’incubatore aperto nei mesi scorsi a Chiavari. Già, perché nel pre-partita di Sampdoria – Genoa un drone ha sorvolato il Ferraris effettuando un’analisi multispettrale del manto erboso; un test realizzato per la prima volta a livello internazionale su un campo di calcio grazie all’azienda Wesii – startup innovativa incubata proprio in Wylab – con la collaborazione di Lega serie A e delle due società genovesi.
Ma a che cosa serve quel drone con camere multispettrali che tanto ha divertito il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero? Semplice: a misurare lo spettro della radiazione riflessa dal tappeto erboso, permettendo così di acquisire informazioni generali sulle condizioni del terreno di gioco non visibili ad occhio nudo, come il contenuto di umidità e la biomassa. Non solo: questo drone speciale consente di monitorale altri aspetti di grande interesse per lo spettacolo, ad esempio la scorrevolezza della palla.
Una bella emozione per Mauro Migliazzi, fondatore di Wesii, azienda nata a Chiavari appena un mese fa: «Sono soddisfatto del lavoro di ieri, ho esperienza nel campo del telerilevamento da oltre quindici anni ma l’applicazione al mondo dello sport rappresenta una novità. Questi droni, grazie ad un accordo con la Parrot azienda leader nel settore che ci fornisce i sensori, permetteranno di rendere migliori le performance dei calciatori e quindi più avvincenti le partite».