Quale miglior occasione del viaggio che il presidente americano Donald Trump ha in programma proprio in queste ore nel Regno Unito per annunciare maxi investimenti negli States? Sembra essere la strategia adottata da GSK, società farmaceutica britannica, che ha proclamato l’intenzione di investire 30 miliardi di dollari negli Stati Uniti in ricerca e sviluppo e infrastrutture per la supply chain nei prossimi cinque anni.
GSK e i dazi paventati da Trump
Un modo per accattivarsi le simpatie del tempestoso inquilino della Casa Bianca che ha più volte minacciato le Big Pharma del Vecchio continente di portare i dazi al 250 per cento del valore delle merci che attraversano le dogane americane se le Case farmaceutiche europee non inizieranno a trasferire la propria filiera negli States.
I piani americani di GSK fanno riferimento a un nuovo investimento di 1,2 miliardi di dollari in impianti di produzione avanzati, intelligenza artificiale e tecnologie digitali di frontiera. La multinazionale britannica intende realizzare nuovi stabilimenti e laboratori biofarmaceutici di nuova generazione negli Stati Uniti.
GSK da tempo ha accelerato con gli investimenti oltreoceano. Nell’ottobre 2024 è iniziata la costruzione di un nuovo stabilimento da 800 milioni di dollari presso il sito GSK di Marietta, in Pennsylvania, raddoppiandone le dimensioni e la capacità.