Bastano poche ditate sullo smartphone, indicando veicolo e orario di preferenza. Dopo Roma, Milano e Torino, punta ai grandi capoluoghi d’Italia
Tutto è nato inaspettatamente in un centro commerciale di Dubai. Uno dei fondatori di Wash Out, annoiato dalla lunga attesa per lo shopping della fidanzata, ha notato che le macchine venivano lavate all’interno dell’edificio, senza acqua. L’auto in questione era una Ferrari, di uno sceicco arabo, l’addetto al lavaggio un carwasher.
In quel momento si è accesa una lampadina nella mente del founder: Perchè non replicare quanto appena notato in un contesto ordinario urbano italiano? A raccontarci la storia di questa startup di successo è stato Christian Padovan, uno dei 3 giovanissimi cofounder.
Come funziona Wash Out?
“Abbiamo iniziato su Milano e Roma coprendo il centro città, poi ci siamo allargati. Nella capitale siamo presenti fino al raccordo, mentre nel capoluogo lombardo ci spingiamo sino nell’hinterland. Poco tempo fa abbiamo conquistato un’altra meta italiana: Torino“, spiega Christian, che due anni fa ha fondato Wash Out insieme ai suoi due ex compagni di scuola elementare, Andrea Galassi e Alessandro Morlin, tutti 31enni di Milano.
Ma come prenotare un car washer? “Si fa tutto dall’app: a seconda del tipo di veicolo, si richiede una tariffa di 9,90 euro per uno scooter e da 12,90 a 24,90 per l’auto. Prezzo che va anche in base alla grandezza del mezzo e alla, eventuale, ulteriore richiesta di pulizia interna”, illustra ancora Christian. Si individua, poi, una fascia oraria durante la quale siamo sicuri di non spostarci e, senza neppure aprire la porta di casa o di ufficio, quando riprenderemo l’auto, sarà, magicamente, brillante. Soltanto nel caso in cui si richieda anche la pulizia interna, sarà necessario presentarsi al car washer per fornirgli le chiavi del mezzo. Tutto questo cashless: l’unico pagamento accettato è tramite l’app, con Paypal o scansionando la propria carta di credito.
Il servizio, che si può prenotare da un’ora a tre giorni prima, può avvenire sia su strada pubblica che privata.
L’idea ecosostenibile è valsa la vittoria al talent B-Heroes
Un’idea innovativa e, soprattutto, ecosostenibile come precisa Christian: “Utilizzando detergenti e prodotti esclusivamente a secco senza schiuma, si risparmiano ben 150 litri d’acqua a lavaggio“, specificando che i detersivi sono tutti testati in Italia. Una novità che, in due anni, ha dato lavoro a 40 dipendenti, assunti con contratto di lavoro subordinato per una paga di 45/50 euro lordi al giorno.
“L’età media dei carwasher si aggira sui 35 anni, e i percorsi di provenienza sono veramente variegati: c’è lo studente che lavora per pagarsi l’università; chi fa questo come secondo lavoro; tanti disoccupati e inoccupati, ed anche alcuni migranti che fanno i car washer con soddisfazione e passione”. Percorsi diversi ma un’unica esigenza: lavorare.
La startup, che vanta già diverse partnership con grandi nomi dell’imprenditoria italiana, tra i quali Trenitalia, è risultata vincitrice del business talent televisivo “B Heroes”, andato in onda su canale NOVE di Discovery Italia, aggiudicandosi un investimento da 800mila euro messo a disposizione da Boost Heroes ed Intesa Sanpaolo Innovation Center. “Il talent per noi ha significato tantissimo. Anzitutto, ci ha dato l’opportunità di crescere e di conoscere meglio il settore, ma, soprattutto, ci ha spinto molto sotto il punto di vista del network“, rivela Christian. Tra gli obiettivi futuri dei ragazzi c’è tanta voglia di crescere e di spingersi alla volta delle grandi città d’Italia.