Negli Stati Uniti il gigante dell’e-commerce dà il suo contributo a cittadini e aziende in difficoltà
Il coronavirus è già un’emergenza negli Stati Uniti, dove il Presidente Donald Trump ha indicato il mese di agosto come ipotetica fine della pandemia. Nel frattempo le multinazionali e le aziende si stanno attrezzando, chi con lo smart working, chi potenziando la produzione. Amazon ha annunciato l’intenzione di assumere 100mila nuove figure part-time e full-time per far fronte all’aumento di ordini a cui anche in Italia abbiamo assistito. Il commercio online è diventato una delle soluzioni ideali per ridurre al minimo gli spostamenti e, dunque, il rischio di contagio del Covid 19.
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Amazon, l’aiuto alle aziende
Come viene specificato sul sito del gigante dell’e-commerce, il piano di Amazon è quello di aiutare soprattutto i lavoratori che, a causa della pandemia, hanno perso il posto o che magari saranno lasciati a casa temporaneamente dalle aziende. “Vogliamo – ha spiegato l’azienda di Jeff Bezos – che queste persone sappiano che le accoglieremo nei nostri team fino a quando le cose non torneranno alla normalità e il loro datore di lavoro non sarà in grado di riaprire l’azienda”.
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Un gesto di solidarietà verso tante piccole aziende, ristoranti, bar e pub minacciati anche negli Stati Uniti dalla chiusura forzata dell’attività per ridurre – giustamente – ogni possibilità di contagio. Come tutte le realtà che restano attive in queste difficili settimane, Amazon ha garantito il rispetto di tutti i presidi sanitari all’interno dei propri stabilimenti. «In questi giorni – ci aveva spiegato poco tempo fa Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio e-commerce del Politecnico di Milano – l’e-commerce sta consentendo a diversi consumatori, anche a quelli più a rischio, di poter aver a casa prodotti che non potrebbero altrimenti acquistare».