Gli schermi disegnati dall’architetto Ballocchi e venduti da Eurostands fungono da barriera utile in farmacie, alimentari e attività aperte al pubblico
Schermi protettivi destinati a farmacie, alimentari, e, più in generale, a tutte quelle attività lavorative che, nonostante l’emergenza Covid-19, vedono i propri dipendenti impegnati nei front-office, a contatto diretto con il pubblico. A fabbricarli, su disegno dell’architetto Alessandro Ballocchi, è Eurostands, azienda di Cambiago (Milano) che si occupa di progettazione e produzione di allestimenti.
“L’idea è nata grazie al disegno fornitoci dall’architetto Alessandro Ballocchi – spiega Maurizio Cozzani, amministratore delegato di Eurostands – Allo stesso tempo, l’azienda ha colto l’opportunità per riconvertire la produzione, salvaguardando posti di lavoro e aiutando il Paese ad affrontare questa difficile battaglia con uno strumento totalmente made in Italy“.
Come usare gli schermi protettivi di Eurostands
“Il prodotto da noi fabbricato va posizionato tra gli operatori e gli interlocutori. Si tratta di una barriera para-fiato che si installa in autonomia, semplicemente posizionandola dove lo si desidera, e consente di lavorare quotidianamente con maggiore sicurezza – afferma l’a.d. di Eurostands – Fortunatamente eravamo già in possesso del materiale necessario alla realizzazione”. Realizzato in plexiglass, questo prodotto è infrangibile, riciclabile al 100%, trasparente e resistente agli urti. Essendo costituito da un’unica lastra di PMMA, può essere pulito facilmente con panni non abrasivi e prodotti disinfettanti detergenti antistatici.
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“Questo schermo è disponibile in due misure: 74×60 cm. e 100×74 cm., ma è possibile anche adattarlo grazie a una 30ina di centimetri di margine che abbiamo lasciato a disposizione. Per accelerare la produzione e la distribuzione, abbiamo pensato a questo due misure standard che consentono un’ampia protezione. Il prezzo varia, da 105, per il base, a 130 euro per il modello con la spondatura – spiega l’amministratore delegato – Ci tengo a precisare che si tratta, comunque, di uno strumento da utilizzare complementarmente ai dispositivi di protezione individuale, come la mascherina, anche se è, senza dubbio, da ritenersi molto utile in tutte quelle attività che prevedono un contatto ravvicinato tra lavoratori e interlocutori”.
Le richieste non sono mancate e, anzi, crescono giorno dopo giorno. “In soli 5 giorni di lavoro ne abbiamo venduti 2.000 – afferma Cozzani – Al momento, stiamo distribuendo i nostri schermi protettivi in tutta Italia, con consegne in 24 ore dalla ricezione della domanda nel Nord e Centro Italia e in 48 ore al Sud. Anche Mediolanum ci ha fatto richiesta e abbiamo ricevuto tante domande dall’Estero, ad esempio dalla Svizzera, da Londra e da Shangai“.
Maurizio Cozzani, a.d. Eurostands
La riconversione della fabbrica
“In soli due giorni di lavoro abbiamo convertito la fabbrica e messo in produzione questo nuovo prodotto con l’obiettivo di tutelare la messa in sicurezza del nostro sito produttivo andando a ricercare alternative che ci consentono di mantenere in moto i nostri macchinari anche in questi giorni difficili – spiega l’a.d. – Al lavoro, al momento, ci sono una ventina di operai, nel comparto di assemblaggio, su un totale di 105 dipendenti e 15 collaboratori esterni. Stiamo pensando di proseguire la produzione, che, a breve, verterà anche su altri strumenti come le colonnine con dispenser a infrarossi contenenti gel igienizzanti da apporre, oggi, agli ingressi delle attività commerciali rimaste aperte, e un domani in tutti quei luoghi dove ve ne sarà necessità. Questo nuovo strumento, in un futuro prossimo, sarà utile in qualsiasi contesto aperto al pubblico”.