È la proposta del team di esperti scelti dal ministero dell’Innovazione tecnologica
Mentre sul ministero dell’Innovazione si addensano le nubi del dibattito politico sul perché la scelta sia ricaduta sull’app Immuni e non sulla concorrente (oggi pomeriggio la titolare del dicastero Paola Pisano sarà invece ascoltata al Copasir che vuole vederci chiaro sui possibili profili inerenti la sicurezza nazionale del software di tracciamento), la task force ministeriale avanza alcune proposte per rendere più sicuri i luoghi di lavoro nella Fase 2.
Cosa consiglia la task force
“La necessità di garantire il distanziamento assieme alla difficoltà di svolgere il lavoro utilizzando protezioni (guanti, mascherine, etc.) suggerisce una riduzione sostanziale dell’orario di lavoro”, con “turni”. Questo quanto suggerisce la task force istituita dal ministero dell’Innovazione nella propria relazione sull’impatto economico. “Tale riduzione dovrebbe avvenire a salario invariato con un contributo dello Stato (si noti che questo costa meno allo Stato della cig a zero ore)”, viene evidenziato nel documento datato 14 aprile ma pubblicato la scorsa settimana.
Conte incontra i sindacati
Parlando sempre di lavoro, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontrerà questa sera alle 18, a quanto si apprende, i sindacati per un confronto sulle misure economiche contenute nel nuovo decreto Aprile per far fronte all’emergenza Coronavirus. Il Consiglio dei ministri che dovrebbe dare il via libero al maxi pacchetto da 55 miliardi dovrebbe tenersi tra domani e dopodomani.
Mise: 82mila richieste dalle PMI
Infine, dal ministero dello Sviluppo economico fanno sapere che sono complessivamente 82.159 le domande di garanzia pervenute al Fondo garanzia Pmi dal 17 marzo (data del decreto Cura Italia) a ieri 4 maggio, per quasi 5,2 miliardi di finanziamenti. Sono i dati raccolti da Mise e Medio credito centrale. In particolare, si legge sul sito del Fondo, 61.130 sono le domande di garanzia per i finanziamenti fino a 25.000 euro previsti dal decreto per la liquidità alle imprese, pari a 1.296 miliardi di finanziamenti. In una nota l’Abi rileva la forte crescita in un solo giorno di quasi 9 mila domande fino a 25.000 euro.