Ecco le misure per la ricostruzione economica
Il Decreto Maggio, ribattezzato Decreto Rilancio, è stato finalmente varato dal Consiglio dei Ministri. In una conferenza stampa alla presenza di diversi ministri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha presentato una manovra da 55 miliardi di euro complessivi (quasi il doppio rispetto alla Legge di bilancio 2020). Il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, ha parlato di aiuti alle famiglie con il sostegno di bonus baby sitter, ma anche di riapertura dei centri estivi. «La parte più rilevante del decreto riguarda il sostegno alle imprese. Adesso è la fase del ristoro», ha detto il responsabile di via XX settembre. Sarà garantito anche un impegno su affitti e bollette per le piccole e medie imprese.
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L’impegno su scuola e università
«Abbiamo uno sguardo al futuro per scuola e università. Stanziamenti importanti per aiutare le scuole nella difficile ripresa dell’anno scolastico», ha detto il ministro dell’Economia. Saranno assunti 16mila nuovi insegnanti e nel Decreto Rilancio c’è un investimento su scienza e ricerca «col più grande stanziamento che sia mai stato fatto» ha spiegato Gualtieri. In totale 1,4 miliardi di euro. Il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha parlato poi della presenza del bonus da 600 euro «per la medesima platea» che già ne aveva beneficiato con il Decreto Cura Italia e ci sarà un ampliamento per «alcune platee più colpite dalla crisi economica». Sei miliardi saranno destinati a imprese che hanno avuto un calo del fatturato del 33% («sostanzialmente la totalità») ed è abrogato l’acconto dell’IRAP per la platea da 0 a 250 milioni di fatturato.
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Il ministro Patuanelli ha parlato anche delle 11mila startup italiane, aziende «che potevano essere spazzate via dal mercato». Per loro c’è un sostegno alle loro attività previsto dal Decreto Rilancio. Visto che la crisi ha generato e continuerà a generare nuovi poveri, l’intervento di Palazzo Chigi è stato mirato anche a ristorare le famiglie più in difficoltà: ci sarà dunque uno stanziamento di 250 milioni di euro al fondo degli indigenti come ha spiegato il ministro dell’Agricoltura, Teresa Bellanova. Visibilmente commossa, si è così espressa sulla questione della regolarizzazione dei migranti impegnati in agricoltura: «Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili. Quelli che sono stati sfruttati nelle campagne e nelle false cooperative non saranno invisibili perché potranno accedere a un permesso di soggiorno e noi li aiuteremo ad essere persone che riconquistano la loro identità».
Tra le altre misure del Decreto Rilancio c’è anche quella rivolta al settore turistico: alberghi e stabilimenti balneari non dovranno infatti pagare l’IMU. Sul fronte sanità invece l’investimento da parte del Governo è di 3 miliardi e 250 milioni di euro. Risorse le avranno anche i Comuni, le Province e le Città Metropolitane: 3,5 miliardi di euro da spartirsi entro il 10 luglio.