L’informativa a Montecitorio del Presidente del Consiglio ha riguardato anche la manovra da 155 miliardi
Sarà una manovra monstre: 155 miliardi di euro. Per fare un paragone la Legge di Bilancio 2020 approvata lo scorso anno, sulla quale si è discusso (e litigato) settimane intere, pesava 32 miliardi. L’imminente Decreto Aprile, che vedrà però la luce soltanto in maggio, vuole essere una nuova risposta dopo il Decreto Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale a marzo. Come ha spiegato Confcommercio una manovra di questa entità «non ha precedenti nemmeno negli anni più duri della crisi finanziaria dal 2008 in poi». Nell’informativa di questa mattina, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha spiegato alla Camera dei Deputati alcuni dei contenuti del Decreto Aprile.
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Decreto aprile: come sostenere la Fase 2
Il Presidente del Consiglio ha parlato delle stime di crollo del PIL italiano (-15% nel primo trimestre del 2020, come ha ipotizzato l’Ufficio parlamentare di Bilancio). Il prossimo Decreto Aprile, da sottoporre al Parlamento, prevederà dunque «misure di sostegno a lavoratori e imprese per accompagnarle nella fase di transizione verso la riapertura». Verranno ripresi tutti gli interventi del Cura Italia, rafforzati e prolungati nel tempo. Saranno prorogate inoltre le vigenti misure – per un totale di 25 miliardi – su cassa integrazione, indennità per lavoro autonomo, indennizzi per colf e badanti. «Si stanno creando nuove povertà e nuove disuguaglianze sociali», ha detto il premier di fronte alla Camera dei Deputati.
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In base al prossimo Decreto Aprile saranno rinviati tutta una serie di pagamenti – non specificati dal Presidente del Consiglio – e verrà dato un riconoscimento per le province italiane più colpite dal Covid 19. Tutti i crediti vantati verso la Pubblica amministrazione saranno poi garantiti alle imprese e ai professionisti con 12 miliardi di euro. Per le PMI sono allo studio interventi per assorbire le perdite con capitale pubblico (15 miliardi di euro), mentre sulle grandi imprese ci sarà un intervento di Cassa Depositi e Prestiti.
Secondo decreto per la rinascita
Il Premier Conte ha parlato anche di un secondo Decreto legge per la rinascita del paese, nel quale bisognerà investire su «innovazione verde e innovazione digitale».