Sfogarsi e confidarsi con l’AI per affrontare i difficili momenti post licenziamento. Non è passato inosservato il post LinkedIn – poi cancellato – a firma di Matt Turnbull, Executive Producer di Xbox Game Studios Publishing. Dopo che nei giorni scorsi Microsoft ha confermato un nuovo round di licenziamenti – 9mila persone – si è tornati a parlare di un trend che caratterizza dal 2023 il panorama delle tech company. In Borsa gli affari sono andati alla grande, ma il taglio dei costi anche per fare spazio a soluzioni di AI è nei fatti.

L’AI come psicologo post licenziamento
«Sto sperimentando come utilizzare gli strumenti di LLM Al (come ChatGPT o Copilot) per aiutare a ridurre il carico emotivo e cognitivo che deriva dalla perdita del lavoro», ha scritto Turnbull nel post LinkedIn poi rimosso ma prontamente immortalato con uno screenshot dalla testata Aftermath. Il rappresentante Xbox ha confidato agli ex dipendenti che non sono soli in questo momento difficile.

E così ha elencato alcuni prompt a disposizione delle persone mandate a casa. Inserendo frasi del tipo “Agisci come career coach. Sono stato licenziato da un [ruolo] nell’industria dei videogiochi. Aiutatemi a costruire un piano di 30 giorni per riorganizzarmi, ricercare nuovi ruoli e iniziare a fare domanda senza esaurirmi” la persone potrebbe trarre conforto secondo il dirigente Xbox.
Forse Tunrbull pensava di fare la cosa giusta, ma qualcuno deve avergli suggerito l’assenza di tatto in un post che parla di licenziamenti. Non sappiamo quanti posti Microsoft intende tagliare per fare spazio all’Intelligenza artificiale, ma sappiamo che la transizione verso soluzioni di Intelligenza artificiale e robotica è in atto da tempo. Nel frattempo il colosso di Redmond fa i conti con dissidi con OpenAI: Sam Altman sarebbe intenzionato a rivedere il legame con il proprio investitore.