Un progetto per l’economia circolare di ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sviluppato con Circularity e Tondo
Un progetto nato dalla sinergia tra Università, startup e no-profit attenti alla sostenibilità e all’ economia circolare. ALTIS, la Scuola di management e imprenditoria per lo sviluppo sostenibile dell’Università Cattolica, assieme alla startup innovativa Circularity, e Tondo, organizzazione no profit, hanno lanciato recentemente il corso di alta formazione in Gestione strategica dell’economia circolare per la formazione di manager esperti nella transizione verso nuovi modelli produttivi. L’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni innovative per generare valore a partire da scarti e rifiuti di produzione con competenze trasversali, applicabili a diversi modelli e processi circolari.
Alla sua prima edizione, al corso stanno partecipando non solo italiani, da tutta la penisola, ma anche aspiranti manager professionisti nel settore dall’estero. “Con questo corso vogliamo dare il nostro contributo e il nostro supporto ai manager di oggi e di domani, perché la sostenibilità e l’economia circolare diventino un obiettivo strategico di crescita delle imprese italiane, che possono quindi consolidare la leadership a livello europeo e internazionale nell’economia circolare e nelle tecnologie pulite”, ha dichiarato il professor Vito Moramarco, direttore di ALTIS .
Leggi anche: Economia circolare, pubblicato bando da 155mln per progetti R&S
Gli obiettivi del corso
Si attesta come una novità nel panorama formativo, perché nasce dalla sinergia e dall’integrazione delle competenze di più attori che, in modo diverso, contribuiscono a favorire la transizione verso nuovi processi ecosostenibili. “Strutturato in 4 moduli, questo percorso entra in profondità nel campo dell’economia circolare – spiega Alessia Coeli, responsabile dell’area Formazione in ALTIS Università Cattolica – Nel primo modulo si apprendono le logiche che stanno alla base dei modelli e delle strategie di business; nel secondo si sviluppa la parte di assessment; nel terzo si arriva al Circular Economy Design, ovvero al ripensamento dei processi di progettazione delle attività e dei prodotti con l’acquisizione di competenze chiave. Infine, si approfondiscono le competenze e le capacità che si sono dimostrate di maggior valore per la gestione strategica dell’economia circolare, facendo grande attenzione allo sviluppo tecnologico, alla creazione di network e alle piattaforme collaborative”. Un progetto a vocazione intersettoriale che facilita la contaminazione e l’integrazione per alimentare i processi innovativi alla base dell’economia circolare al fine di identificare nuove opportunità di utilizzo di scarti e rifiuti. Era nato in epoca pre-Covid, ma poi è stato traslato completamente online. “I docenti propongono anche lavori in gruppo per far sì che i partecipanti abbiano contezza di ciò che accade”, spiega la responsabile.
A chi si rivolge
Il target è molto ampio: dai manager che vogliono avviare un percorso di crescita sostenibile che sappia generare valore utilizzando al meglio i materiali, approfondendo il campo del design e dell’ottimizzazione degli scarti di processo, ai neolaureati; dagli imprenditori che vogliono arricchire la propria visione strategica per innovare il modello di business con processi di produzione circolari, fino a figure mid-level o C-level che desiderano essere aggiornate o approfondire un determinato campo d’interesse.
Attualmente, i partecipanti, in media di 37 anni, hanno esperienze lavorative pregresse e partecipano al corso per la necessità di ampliare le proprie conoscenze e supportare i processi innovativi e di sviluppo aziendali.
Le classi virtuali sono composte da 25/30 persone, in prevalenza donne, e provenienti anche dall’estero. “Il corso interessa da vicino anche gli startupper che operano nel campo dell’economia circolare – spiega Alessia Coeli – I campi di applicazione delle discipline oggetto del corso sono, infatti, variegati: dalle startup che si occupano di servizi utili alle imprese ad aziende finanziarie e bancarie”.
La versione base del corso sarà disponibile on demand, attraverso rilasci mensili ogni primo venerdì del mese, fino a giugno 2021.
“La collaborazione tra diverse figure, con docenti, imprenditori e organizzatori rappresenta la vera essenza del corso – afferma Alessandra Fornasiero, co-founder e CEO di Circularity – mettere insieme figure provenienti da contesti e percorsi di studio diversi è senz’altro un punto di forza per incentivare la trasversalità nel campo dell’economia circolare. Modelli di sviluppo rivolti a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti e la produzione di scarti, il rafforzamento della responsabilità del produttore, il contrasto alle politiche aziendali rivolte all’obsolescenza programmata e al green washing, il sostegno della durabilità e della riparabilità dei prodotti fino all’introduzione di un diritto di riparazione sono alcuni dei capisaldi del piano d’azione europeo per l’economia circolare oggetto del corso”.
Cosa fanno Circularity e Tondo
Circularity è una startup innovativa e società benefit a capitale 100% italiano, partecipata al 20% da Innovatec, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili quotata al mercato AIM di Borsa Italiana. Fondata a giugno 2018 da Alessandra Fornasiero, Camilla Colucci, Francesco Maltoni, Roberto Coizet, oggi Circularity è guidata da Fornasiero e Colucci, rispettivamente CEO e amministratore della startup. In quanto società benefit, Circularity integra nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. L’azienda ha sviluppato la prima e unica piattaforma in Italia che mette in rete gli attori del processo di produzione, trasformazione e gestione dei rifiuti, per avviare percorsi di economia circolare. Sviluppa e gestisce progetti di consulenza per accompagnare le aziende nel percorso di integrazione della sostenibilità ambientale, e in particolare dell’economia circolare, all’interno del proprio modello di business.
Tondo è un’organizzazione no profit dedicata all’economia circolare che incoraggia e sostiene la transizione verso un modello economico e industriale che imiti il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto e ogni elemento diviene un input per un altro processo. Tramite i propri associati e volontari, opera per ampliare e diffondere la cultura e la conoscenza dell’economia circolare con studi e ricerche. Attraverso il proprio blog, i podcast e i webinar sviluppa l’ecosistema a supporto dell’economia circolare anche tramite eventi che favoriscano la creazione di engagement e di un network ampio ed eterogeneo a sostegno di pratiche circolari e implementa progetti in specifici ambiti dell’economia circolare promuovendo lo sviluppo di tecnologie emergenti o di nuovi modelli di business circolari. Tondo rappresenta un punto di incontro tra istituzioni, imprese, startup, università, enti di ricerca e cittadini che vogliano dare il proprio contributo per sostenere la diffusione e l’applicazione dell’economia circolare.