Al termine del tavolo di vertenza al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la società di ecommerce Yoox ha deciso di sospendere temporaneamente i licenziamenti che avrebbero riguardato 211 dipendenti, attivi in particolare nella sede di Bologna. La questione non è ancora risolta e la trattativa con i sindacati e il governo prosegue con altre date importanti per valutare una possibile soluzione.
«Si apre una nuova fase – ha detto il ministro Adolfo Urso – che auspico possa condurre, in tempi congrui, a una soluzione condivisa e quindi accettabile da tutte le parti coinvolte». La scelta dei licenziamenti è stata frutto della difficoltà del mercato, come ha spiegato l’ex startup. In settembre c’era stato uno sciopero da parte dei lavoratori.

Yoox, cosa succedere ora dopo lo stop ai licenziamenti
Come ha spiegato sempre il ministero in una nota, Yoox e i rappresentanti dei lavoratori hanno deciso che nel periodo immediatamente successivo allo stop temporaneo dei licenziamenti verrà avviato un «serrato calendario di incontri già fissati per le seguenti date: 9, 16, 22, 30 ottobre e 5, 10 novembre 2025». In queste occasioni si valuterà anche la situazione industriale dell’azienda.

La data da segnare sul calendario per capire come evolverà la vertenza sindacale è il 18 novembre, quando è previsto un nuovo incontro al ministero in cui saranno prese in esame le conclusioni di entrambe le parti nella speranza che si trovi una soluzione. Ma qual è stata la posizione dei sindacati alla luce dello stop ai licenziamenti?
«C’è stato un reale impegno da parte dell’azienda davanti al ministro Urso e alle istituzioni locali», hanno dichiarato congiuntamente Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Le sigle hanno poi auspicato la «possibilità di riduzione degli esuberi tramite forme di reimpiego/ricollocazione, dentro e fuori dal gruppo, oltre all’adottabilità di criteri di scelta aggiuntivi o alternativi alle previsioni dell’art. 5 L. 223/1991». Dal loro punto di vista c’è dunque un’alternativa ai licenziamenti.