Il mondo è cambiato e secondo l’ex premier italiano Mario Draghi la decarbonizzazione nel settore auto dovrà «seguire un approccio tecnologicamente neutrale e fare il punto sugli sviluppi del mercato e tecnologici». Oggi a Bruxelles l’ex capo della Banca Centrale Europea ha detto che le regole scritte sulla transizione verso modelli più ecologici e a batteria «si basano su presupposti che non sono più validi». Ecco perché, come ha ribadito Draghi, «la transizione deve essere flessibile e pragmatica».

Cosa impone l’Europa sulle auto diesel e benzina entro il 2035
Entro un decennio, se non venisse modificato l’attuale quadro normativo, tutte le nuove auto vendute sul mercato europeo dovranno essere «a emissioni zero». Questo perché l’obiettivo a lungo termine, fissato al 2050, è quello di un settore trasporti a zero emissioni. Sappiamo tuttavia che la realtà ha imposto a governi – specie in Italia – diverse proroghe. L’ultima ha riguardato gli Euro 5, che in alcuni contesti urbani potranno ancora circolare in Italia fino al 2026 (è stato evitato lo stop a ottobre previsto a ottobre di quest’anno).
Come spiega il sito del Parlamento Europeo, «le nuove regole non impongono che entro il 2035 tutte le auto in circolazione siano a emissioni zero. Queste regole non riguardano le auto in circolazione». Mario Draghi ha parlato a un anno dalla presentazione del noto Rapporto Draghi, che insieme al Rapporto Letta vale come contributo per investimenti e strategia per un’Europa che deve tornare competitiva.

Il Rapporto Draghi compie un anno, a che punto siamo?
«Tu e il tuo team – ha spiegato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Layen – avete dedicato un intero anno ad analizzare i punti di forza dell’Europa, le sue carenze e le possibili soluzioni. Non appena il rapporto è stato pubblicato, tutta l’Europa ha rivolto la propria attenzione a te. Quindi, prima di tutto, desidero ringraziarti, caro Mario, per il tuo rigore, la tua visione e il tuo servizio all’Europa».

Al netto della ricorrenza, il Rapporto Draghi rimane in buona parte incompiuto. In questi mesi abbiamo intervistato investitori e Venture Capitalist e ci hanno ribadito quanto gli impegni su startup e innovazione al momento manchino di azioni concrete da parte di Bruxelles.
Cosa sappiamo sul progetto di auto elettrica targata UE
«Vogliamo un futuro per l’auto e che le auto del futuro vengano fabbricate in Europa», diceva qualche giorno fa la presidente von der Layen parlando di una nuova iniziativa per produrre auto a batteria economiche (15mila euro) nel Vecchio continente. Come si legge però sulla stampa di settore non verrebbe affatto risolto il nodo delle batterie, asset in salde mani cinesi. Sul progetto c’è comunque ancora molta incertezza.