Oggi, martedì 24 giugno, ha preso il via all’Aia in Olanda il vertice Nato che riunisce i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica. Negli ultimi mesi, specie dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Europa in particolare ha fatto i conti con le pressioni da parte di Washington per aumentare le spese per la difesa. Ne è scaturito il piano Readiness 2030 da 800 miliardi di euro, su cui ci sono ancora molte incognite.

Nel frattempo le crisi geopolitiche in corso, a cominciare dalla guerra tra Israele e Iran, complicano la situazione. Nel futuro della difesa c’è chi tra gli investitori punta molto sulle startup e sulle scaelup, anche sulla base di esempi brillanti di società americane come Anduril e Palantir. Ma quanto sta investendo la Nato sulle startup?
Quanto investe la Nato in startup?
Nel 2023, un anno dopo l’invasione russa da parte dell’Ucraina, l’alleanza ha annunciato il lancio del NATO Innovation Fund, un veicolo di investimento verticale sul mondo delle startup. La dotazione iniziale era di 1 miliardo di euro. Sono 24 i Paesi che contribuiscono al fondo. A questo link è possibile scoprire tutte le società finora nel portfolio del NIF.

Bersagliata dalle critiche di più fronti, la Nato si riunisce in un periodo non facile per l’alleanza. Più di cinque anni fa il presidente francese Macron l’aveva definita cerebralmente morta. Da allora uno dei temi centrali per il suo futuro ha riguardato la spesa militare che, con Trump presidente degli Stati Uniti, sembra destinata a salire.
Secondo gli esperti non è ipotizzabile immaginare un’Europa militarmente indipendente dagli USA. Nel frattempo l’alleanza da oggi torna a discutere delle sue priorità: aumentare gli investimenti nella difesa, potenziare la produzione militare e supportare l’Ucraina contro l’invasione russa.