Nel modello 730 relativo al periodo d’imposta 2024, e con effetto pratico sul 2025, entra in vigore un cambiamento significativo in merito alle detrazioni d’imposta per alcune categorie di spesa. In particolare, sono previste delle detrazioni IRPEF, con una decurtazione pari a 260 euro, che interesserà esclusivamente i soggetti con un reddito complessivo superiore a 50mila euro.
Una riduzione che non si applica in modo indistinto a tutte le detrazioni, né viene ripartita per ciascuna categoria di spesa ma che si tratta di una diminuzione unica e complessiva calcolata sull’importo aggregato delle detrazioni al 19% maturate nel corso dell’anno.
Le spese coinvolte nella riduzione dal 730
Il taglio previsto riguarda una serie di spese. Tra queste:
- Gli interessi passivi pagati su mutui per l’acquisto dell’abitazione principale;
- Le spese per l’istruzione, sia scolastica che universitaria;
- I costi sostenuti per l’attività sportiva dei figli;
- Le spese veterinarie per la cura degli animali domestici;
- Le erogazioni liberali destinate ai partiti politici;
- I premi assicurativi contro eventi calamitosi.
In tutti questi casi, la detrazione ordinaria pari al 19% continuerà ad applicarsi regolarmente, ma, per chi supera la soglia reddituale dei 50mila euro annui, l’importo finale del beneficio fiscale sarà ridotto di 260 euro.
La decurtazione non riguarda ogni singola voce di spesa in modo autonomo ma viene applicata una sola volta sull’insieme delle detrazioni IRPEF calcolate, generando, quindi, un impatto rilevante soprattutto per quei contribuenti che accumulano un elevato numero di detrazioni nel corso dell’anno.
Per fare un esempio pratico: se un contribuente con un reddito complessivo di 52.000 euro matura detrazioni totali pari a 1.100 euro, il beneficio fiscale effettivo sarà pari a 840 euro, a seguito dell’applicazione del taglio di 260 euro.
Niente spese mediche
Tra le voci escluse da questa misura di contenimento fiscale figurano le spese mediche. Questo significa che tutte le spese sanitarie sostenute, che rappresentano una delle tipologie più frequenti di detrazione, continueranno a essere pienamente detraibili al 19%, indipendentemente dal livello di reddito del contribuente. Si tratta di un’esclusione che è stata pensata per tutelare la capacità di accesso alle cure da parte di tutti i cittadini.
L’effetto pratico di questa misura sarà visibile con l’elaborazione del 730/2025, relativo all’anno d’imposta 2024. Coloro che rientrano nella fascia di reddito interessata dalla decurtazione potranno notare un rimborso IRPEF ridotto rispetto agli anni precedenti, nonostante l’entità delle spese sostenute non sia variata.
Questo cambiamento potrà generare sorpresa o insoddisfazione nei contribuenti. Ma rientra in una più ampia strategia di razionalizzazione della spesa fiscale messa in atto dal legislatore. Con l’intento di ridurre il peso delle agevolazioni sui redditi più elevati e favorire un maggiore equilibrio distributivo.