Mentre l’ad di Ryanair, Michael O’Leary, diventa ufficialmente «mister miliardo» (di euro) e si prepara a ricevere — salvo crolli improvvisi — il maxi bonus da oltre 100 milioni di euro, per il tribunale spagnolo di Salamanca il sovrapprezzo applicato dalla compagnia aerea sui bagagli a mano è “illegittimo”.
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Mister miliardo
Mentre la low cost europea ha chiuso i dodici mesi fiscali con utili in calo e mancate consegne dei Boeing, secondo alcuni analisti Ryanair resta una delle aviolinee più solide del mondo, per una capitalizzazione di mercato di 25 miliardi di euro. Il titolo della low cost ha chiuso ieri, martedì 20 maggio, a 23,7 euro ad azione, in aumento di oltre il 23% da inizio anno, superando i 21 euro del 2 maggio scorso.
Ma l’aumento non è casuale perché O’Leary nel 2019 ha firmato un piano di incentivi, poi prorogato nel 2022, che prevede, tra le varie voci, che eserciti le opzioni per acquistare 10 milioni di azioni al prezzo di 11,12 euro l’una se il titolo resta sopra i 21 euro per 28 giorni consecutivi almeno una volta o se tocca l’utile netto di 2,2 miliardi di euro entro il 2028. Se Ryanair va avanti così, alla chiusura dei listini del 2 giugno il Ceo potrà “reclamare” quel pacchetto.
Per i 10 milioni di azioni, O’Leary dovrebbe sborsare 111,2 milioni di euro ma se per quell’anno le azioni venissero scambiate al livello attuale (23,7 euro), questo comporterebbe per il manager un guadagno ante imposte di quasi 125,8 milioni di euro (cioè 237 milioni meno la spesa per comprarle di 111,2 milioni). Oggi O’Leary possiede un numero di azioni di Ryanair che hanno superato, per la prima volta, il miliardo di euro di valore.
La causa a Salamanca
Il tribunale di Salamanca ha condannato la compagnia aerea a rimborsare 124 sterline a un passeggero dopo avergli addebitato il costo del bagaglio a mano. Per i giudici spagnoli, il bagaglio a mano è stato definito “parte essenziale del viaggio aereo“. Pertanto, il passeggero che ha presentato la causa riceverà il rimborso per il bagaglio a mano addebitato su cinque voli tra il 2019 e il 2024. Per il tribunale di Salamanca, i bagagli a mano della compagnia non avrebbero dovuto essere soggetti a costi aggiuntivi.
Il giudice ha basato la sua decisione su una sentenza del 2014 dell’Alta corte di giustizia dell’Unione europea, che ha stabilito che il bagaglio a mano «deve, in linea di principio, essere considerato un elemento indispensabile del trasporto passeggeri e che il suo trasporto non può, pertanto, essere soggetto a un supplemento di prezzo». La richiesta del passeggero è stata sostenuta dall’organizzazione spagnola per i diritti dei consumatori Facua.
Un portavoce di Ryanair ha commentato, secondo quanto riportato da diversi media britannici: «Ryanair consente a ciascun passeggero di portare a bordo un bagaglio personale di grandi dimensioni (40x25x20 cm) come parte della tariffa base, con la possibilità di aggiungere bagagli extra a un costo aggiuntivo, se lo desiderano. Questa politica promuove sia le tariffe basse, sia la scelta del consumatore, ed è pienamente conforme al diritto dell’Ue, come confermato da diverse recenti sentenze dei tribunali spagnoli, tra cui quelle di La Coruña, Segovia, Ontinyent, Siviglia e Madrid».
Spagna vs Ryanair
È solo l’ultimo caso di una lunga battaglia tra la Spagna e Ryanair iniziata nel novembre 2024, quando il ministero dei diritti sociali spagnolo ha multato cinque compagnie aeree (oltre a Ryanair, Vueling, EasyJet, Norwegian e Volotea) per 179 milioni di euro (poi ridotti), non solo per aver applicato un supplemento per il bagaglio a mano, ma anche per aver richiesto un supplemento per la prenotazione di posti adiacenti in caso di minori e persone a carico e non aver consentito il pagamento in contanti negli aeroporti spagnoli, oltre ad avere imposto una tariffa che il ministero ha considerato «sproporzionata e abusiva» per la stampa della carta d’imbarco e per «omissioni di informazioni fuorvianti e mancanza di chiarezza».