«Chi ai miei tempi guadagnava dai 30 ai 60mila euro all’anno era un signore: ora per una coppia con due figli non bastano più». Durante un incontro alla Versiliana il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha parlato di una proposta per cambiare l’ISEE, l’l’indicatore che serve per valutare anno per anno la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale allo Stato.

L’idea di Salvini per cambiare il modulo ISEE
Come ha detto Salvini «è tempo di cambiare radicalmente il modulo ISEE, che ha una impostazione troppo socialista dello Stato sociale». Come si legge sul Corriere della Sera, il segretario della Lega ha suggerito che il governo, ai fini di valutare la condizione economica delle famiglie, potrebbe concentrarsi sul potere d’acquisto rispetto allo stipendio percepito, specie nella fascia tra i 30mila e i 70mila euro.

Va detto d’altra parte che di recente sono state apportate modifiche proprio all’ISEE come si legge sul sito dell’Inps. Una delle novità più rilevanti è stata l’esclusione dei titoli di Stato, dei libretti di risparmio postale e dei buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) dal patrimonio mobiliare ai fini dell’ISEE, fino a un valore complessivo di 50mila euro per nucleo familiare.