Uno strumento prezioso per chi fa ricerca
Il viaggio da Milano a Parma che oggi richiede poco più di un’ora (treni permettendo), all’epoca dell’Impero Romano – diciamo intorno al secondo secolo dopo Cristo – comportava tre giorni di percorso. A stimarlo è stato ORBIS, uno straordinario e ricco progetto della Stanford University che ha di fatto reso pubblico e disponibile a tutti un Google Maps per capire rotte e tempi. Ma non solo: c’è anche il costo del cibo per sfamare i cavalli e, immaginandoci uomini dell’epoca con uno smartphone a disposizione (tipo A spasso nel tempo con Boldi e De Sica), dovremmo considerare anche il mese in cui decidiamo di partire. Inverno o estate facevano eccome la differenza negli spostamenti. A rilanciare la notizia di ORBIS è stato anche Il Disinformatico di Paolo Attivissimo.
Così spiegano gli sviluppatori di ORBIS. “Simulando gli spostamenti lungo i percorsi principali della rete stradale romana, i principali fiumi navigabili e centinaia di rotte marittime nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico costiero, questo modello interattivo ricostruisce la durata e il costo finanziario dei viaggi nell’antichità”. Uno strumento utile tanto per i curiosi, quanto per gli ricercatori e studenti che possono trovare una fonte affidabile – ripetiamo, il progetto è della Stanford University – per i propri lavori. Il Google Maps dell’Impero Romano è limitato all continente europeo e al Nord Africa.
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Rimanendo fedeli a un’impostazione storica, ORBIS ha nel database soltanto i nomi latini delle città. Come con Google Maps, si può scegliere il percorso più veloce o quello che permetteva di risparmiare; non può mancare neppure il mezzo di trasporto: se, ad esempio, scegliete di andare da Mediolanum a Parma a dorso d’asino ci impiegherete i tre giorni sopracitati; andando con un carro risparmiereste qualche ora.