Perchè è di fondamentale importanza puntare alla formazione delle risorse umane in un’epoca in cui digitalizzazione e sostenibilità stanno trasformando il modello lavorativo? Quali le sfide e tendenze future? Lo abbiamo chiesto a Roberto Santori, Ceo e Founder di Challenge Network, società attiva da oltre venti anni, in Italia e all’estero in ambito corporate training e consulenza manageriale.
Per stare al passo con le sfide in rapida evoluzione le imprese devono essere in grado di accogliere e adattarsi rapidamente al cambiamento. Per farlo, è fondamentale investire nello sviluppo delle competenze della forza lavoro. Un capitale umano a cui le imprese dovranno proporre nuove regole di ingaggio, con una visione più inclusiva, agile e sostenibile del lavoro.
Ma perchè è di fondamentale importanza puntare alla formazione delle risorse umane in un’epoca in cui digitalizzazione e sostenibilità stanno trasformando il modello lavorativo? Quali le sfide e tendenze future? Lo abbiamo chiesto a Roberto Santori, Ceo e Founder di Challenge Network, società attiva da oltre venti anni, in Italia e all’estero in ambito corporate training e consulenza manageriale. L’azienda, con sedi a Roma, Milano, Madrid e Dubai e che conta oltre 100 collaboratori, tra consulenti, dipendenti e senior partner, offre servizi di formazione a consumo con un catalogo di MasterClass, NetClass e PodClass. Inoltre la società accompagna i neolaureati e le persone in cerca di riqualificazione con corsi di formazione professionale finalizzati all’inserimento al lavoro.
Puntare allo sviluppo dei talenti è sempre più necessario in un mercato del lavoro che evolve a ritmi sostenuti. Quali le skill richieste per un mercato del lavoro sempre in continua evoluzione?
A livello di competenze trasversali, è fondamentale lo sviluppo del pensiero analitico, inteso come abilità di pensare in maniera dettagliata, approfondita e sistematica per risolvere problemi. Anche l’apprendimento attivo, cioè la volontà di essere coinvolti attivamente in un processo di formazione con lo scopo di “costruire conoscenze” è una skill importante in un contesto altamente mutevole, così come l’intelligenza emotiva e la capacità di rapportarsi in modo efficace con le persone che fanno parte del proprio contesto lavorativo: colleghi, responsabili, clienti e fornitori. A livello di hard skill, la Sales Transformation, il Change Management e tutte le conoscenze in ambito digitale e legate all’innovazione avranno un ruolo determinante per un percorso di carriera di successo, con particolare attualità riguardo la sostenibilità ambientale e la transizione energetica.
Perché è fondamentale investire nella formazione del capitale umano?
Puntare sul miglioramento e sullo sviluppo delle competenze consente alle aziende di crescere e di avere la capacità di trasformarsi nel prossimo futuro. Per farlo, sarà per loro fondamentale porre al centro della strategia aziendale anche il benessere dei dipendenti, poiché le persone che si sentono pienamente connesse ripongono una fiducia maggiore nella propria organizzazione e dimostrano un maggiore coinvolgimento e impegno nella rotazione verso il nuovo. Non esiste infatti una strategia d’impresa senza una strategia dei talenti: solo attivando la speciale combinazione tra dati, tecnologia e persone, le organizzazioni potranno davvero reinventarsi e raggiungere nuovi livelli di performance, non solo economica.
Quali sono al giorno d’oggi le barriere che ostacolano la formazione e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori/dipendenti? E come superarle?
Non esistono barriere se la formazione viene erogata nella modalità corretta. Il 54% della forza lavoro richiederà una riqualificazione entro i prossimi cinque anni e ancora oggi si stanno sperimentando i modelli di apprendimento più efficaci. Fondamentale è allineare gli obiettivi di formazione dei dipendenti con quelli aziendali, creando, in questo modo, una strategia incentrata sulla persona: accogliendone i suggerimenti e proponendo un’ampia scelta di opportunità di apprendimento è possibile far percepire la cultura dello sviluppo delle competenze in modo più coerente a tutti gli attori aziendali.
La modalità di lavoro diventa sempre più ibrida, tra remote working e lavoro in ufficio. E la formazione diventa centrale. Come strutturarla in base all’hybrid working model?
In questo senso la tecnologia, soprattutto mobile, riveste un ruolo sempre più rilevante. Solo 10 anni fa, i corsi e-learning erano considerati all’avanguardia e portavano con sé tutta una serie di difficoltà tecniche (problemi di connessione, mancanza di computer portatili ecc.). Oggi gli strumenti tecnologici a disposizione consentono di sviluppare al meglio programmi di formazione anche online. La maggiore rivoluzione della formazione negli ultimi anni si è, infatti, sviluppata su base tecnologica. La nostra piattaforma di eLearning Challenge+ mette a disposizione fino a 200 ore di formazione per accrescere le proprie competenze trasversali grazie a testimonial d’eccezione, contenuti sempre nuovi e tematiche in linea con gli ultimi trend formativi richiesti dalle aziende.
Quali saranno le sfide future della formazione?
La sostenibilità e la digitalizzazione, già tra i principali driver del mercato del lavoro, nei prossimi anni assumeranno un peso ancora più rilevante. Questo in seguito all’impulso degli investimenti europei volti alle transizioni green e digital. Il passaggio a un’economia a basso impatto ambientale e la trasformazione delle aziende di realtà digitali ed ecosostenibili sono fenomeni che stanno determinando l’evoluzione del mondo del lavoro rendendolo un ambiente sempre più dinamico e soggetto a continui cambiamenti. Come in ogni rivoluzione anche in questo caso ci saranno settori e posti di lavoro che diverranno obsoleti a vantaggio di nuove professioni del futuro – sempre più specialistiche. Anche i dirigenti aziendali dovranno evolvere il loro stile di leadership, rendendolo sempre più inclusivo.
Quali gli obiettivi futuri di Challenge Network?
Il nostro obiettivo futuro è di continuare ad essere una guida per la crescita di aziende e professionisti. Vorremmo contribuire ad aumentare la consapevolezza che la people strategy deve essere posta al centro di un cambiamento di mindset e organizzativo. Questo implica una trasformazione generata dall’introduzione di nuove idee, prodotti e procedure che abbiano un impatto su ruoli, gruppi, organizzazioni e quindi un radicale cambiamento delle competenze delle risorse aziendali. Nel nostro ruolo di consulenti implementeremo percorsi formativi studiati su misura che favoriscano l’innovazione delle imprese, anche attraverso l’utilizzo dei Fondi governativi, e nuove soluzioni per la formazione dei professionisti.