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L’Ateneo Luiss protagonista nell’EdTech con due corsi fully-digital in “Marketing” e “Strategic Management”. Intervista alla Prorettrice Romani
La Luiss Guido Carli ha lanciato, per la prima volta, due corsi di laurea magistrali digitali, in “Marketing” e “Strategic Management”, al via dall’anno accademico 2022-2023. Interamente online e dal respiro internazionale, le nuove lauree permetteranno a giovani professionisti di età compresa tra i 25 e i 40 anni, già in possesso di un diploma di laurea triennale, di prepararsi a nuove opportunità di studio e di lavoro. “Per la prima volta ci siamo lanciati in un’offerta altamente digitale, convertendo il nostro modello di didattica enquiry based in formato fully digital”, spiega la professoressa Simona Romani, Prorettrice alla didattica per le lauree Magistrali della Luiss. “Marketing” e “Strategic Management” sono, infatti, due corsi fortemente “disruptive”, caratterizzati da un insegnamento a distanza flessibile e personalizzato, con un approccio “on-live”: “I due programmi mixano diverse forme di apprendimento, con moduli sia sincroni che asincroni, e il coinvolgimento della Top Faculty dell’Ateneo. Per rendere lo studente in grado di applicare correttamente metodi e tecniche, sarà utilizzata la piattaforma Canvas, basata su un sistema di learning management che facilita l’interazione e assicura alti tassi di engagement. Inoltre, con l’applicazione di un approccio di learning adattivo centrato sull’Intelligenza Artificiale, gli studenti potranno interagire molto tra di loro, abilitati dalle tecnologie”, continua la professoressa Romani. Inoltre, per una efficace employability, gli studenti potranno vivere direttamente il mondo del marketing e del management attraverso virtual internship.
“Per questo primo anno, prevediamo l’iscrizione di circa 100 alunni per i due corsi (deadline per candidarsi è il 2 settembre 2022, ndr), con oltre 60 borse di studio”, prosegue la prof.ssa Romani.
Il nuovo modello educativo Luiss, tra ricerca e investigazione
Le nuove lauree Magistrali Digitali dell’Università intitolata a Guido Carli si inseriscono all’interno dell’innovativo modello educativo, “Luiss Uniqueness”, inaugurato dall’Ateneo grazie alla visione del Rettore Andrea Prencipe, che vede gli studenti coinvolti in un processo di apprendimento attivo orientato all’“Enquiry–Based Learning”. Secondo questo nuovo approccio, ragazze e ragazzi diventano attori co-responsabili dello sviluppo di nuove conoscenze imparando a formulare domande, ipotizzare scenari e ricercare eventuali soluzioni a problemi da risolvere, grazie ad un approccio interdisciplinare e il rigore tipico della ricerca scientifica. “Cerchiamo di favorire un insegnamento sempre meno classico e di tipo acquisitivo. Lo studente, da passivo, diventa attivo – spiega ancora la professoressa Romani – Questo modello, che si basa sull’idea dell’investigazione, mette al centro dell’apprendimento degli studenti questioni ancora aperte e quindi domande che non hanno ancora trovato soluzioni. L’enquiry-based sviluppa meccanismi di apprendimento che assomigliano a quelli degli scienziati, alla ricerca di soluzioni per i problemi. Avere questo approccio non vuol dire plasmare ricercatori, ma studenti capaci di sviluppare una serie di skills che governeranno la loro vita quotidiana in tutti i ruoli, da cittadini a manager a policy-makers. Un metodo di studio e un modo di ragionare che si rivela molto utile anche per startupper e imprenditori del futuro”.
Keyless e Beagle Learning: tecnologie e startup per l’Higher Education
Tra le soluzioni EdTech impiegate nella didattica Luiss, è fondamentale il contributo, offerto già nella prima fase della pandemia nel 2020 per gli esami a distanza, da Keyless, piattaforma che, grazie a una recente tecnologia di autenticazione biometrica distribuita, facilita, prima dell’inizio dell’esame, il processo di identificazione del candidato. Con l’utilizzo della facial recognition, la startup, fondata dall’alumno Luiss Andrea Carmignani – in cui aveva investito anche Luiss Alumni 4 Growth, investment club dell’Associazione Laureati dell’Università e acquisita dallo unicorn USA Sift nel novembre 2020 – raccoglie i parametri biometrici del volto o dell’impronta digitale dello studente, garantendo la completa tutela dei suoi dati sensibili, in linea con le norme previste dalla privacy. Ma non solo, perchè anche Beagle Learning, startup che consente di collaborare a progetti utilizzando un meccanismo strutturato e guidato dagli studenti, con l’IA aiuta i team ad ottimizzare i propri processi di lavoro: “Dopo la call “Shaping the Future of Higher Education” lanciata nel luglio 2021 con LVenture Group, con l’obiettivo di individuare startup per accelerare l’innovazione didattica, anche nei prossimi mesi ci lanceremo alla ricerca di altre idee innovative nell’EdTech”, conclude la professoressa. Per anticipare il cambiamento nel mondo della formazione, e non subirlo.