«Nel periodo in cui Piero Angela è venuto a mancare, stavo preparando lo studio sul fossile di un piccolo uccello cretacico in ottimo stato di preservazione, assieme a Wang Xuri, col quale collaboro da alcuni anni. Proposi quindi a Wang di dedicare a Piero Angela la specie oggetto della nostra nuova collaborazione, alla quale abbiamo dato il nome di Shuilingornis angelai». In un articolo pubblicato sul proprio blog, Theropoda, il paleonotologo Andrea Cau ha spiegato le ragioni di questo battesimo, che omaggia quello che senza ombra di dubbio resta il più grande divulgatore italiano, scomparso nell’estate del 2022.
Piero Angela, che dinosauro gli hanno dedicato?
«L’esemplare di Shuilingornis – spiega Cau – è uno scheletro quasi completo ed articolato, grande come un grosso merlo. L’analisi istologica della sezione di osso prelevata dall’ulna indica che l’animale era un giovane adulto al momento della morte», Anche se Shuilingornis, come si legge nell’analisi, appare come forma «relativamente meno specializzata rispetto agli altri gansuidi esso mostra una curiosa dentatura che potrebbe indicare l’adattamento ad una dieta particolare».
«Oltre allo scheletro – analizza Cau – il fossile preserva alcune tracce delle piume, in particolare a livello delle mani, e due macule brunastre in corrispondenza della cavità oculare e della zona pelvica, che rappresentano tracce di tessuti molli. La macula oculare è interpretata come la parziale fossilizzazione della retina dell’occhio».
Il paleontologo ricorda che a Piero Angela era stata dedicata una specie vivente, il Babylonia pieroangelai, ossia un mollusco gasteropode. Lo Shuilingornis angelai è invece la prima specie fossile a lui dedicata. E visto che con la nomenclatura non si scherza, soprattutto per commemorare uno dei più grandi divulgatori di scienza e cultura, Cau ha specificato quanto segue: «Qualcuno forse contesterà che “angela” sia una parola che termina con la lettera “a” e quindi sia da declinare secondo la prima declinazione latina: in tal caso, il nome della specie dovrebbe essere “angelae“. La contestazione non sarebbe valida. Il Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica stabilisce in modo esplicito come declinare i nomi delle specie basati su nomi di persone, nell’Articolo 31».