Gli studenti della scuola media “Granacci”, dal 15 ottobre, non hanno fanno più lezione nell’aula tradizionale, ma si spostano ad ogni cambio di ora
Una rivoluzione a Bagno a Ripoli, comune alle porte di Firenze. Gli studenti della scuola media “Granacci”, dal 15 ottobre, non hanno fanno più lezione nell’aula tradizionale, ma si spostano ad ogni cambio di ora. Le aule sono state sostituite da laboratori disciplinari, ognuno dedicato ad una materia specifica e gli studenti utilizzano come punto di appoggio gli armadietti colorati collocati nei corridoi.
Si tratta del progetto “Classi senza aule”, innovazione didattica che nasce dal Progetto Dada (Didattica per ambienti di apprendimento) sostenuto dall’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa (Indire). Il progetto è stato realizzato grazie all’intervento del Comune che ha investito circa 50mila euro per la revisione funzionale degli spazi interni alla scuola e la realizzazione delle aule, oltre all’acquisto degli armadietti per ciascuno studente. La scuola è stata divisa per dipartimenti (lettere, matematica, scienze, lingue, musica, arte e tecnologia), ognuno contraddistinto da un colore diverso e dal nome di un personaggio rappresentativo della materia (ad esempio Dante o Fibonacci).
La mattina, quando entrano a scuola, lasciano giubbotto e zaino nel proprio armadietto e si spostano nella prima aula disciplinare per le prime due ore di lezione. Poi tornano all’armadietto, prendono l’occorrente per la lezione successiva e si recano nella nuova aula disciplinare.
Come funziona la nuova scuola
Il progetto è partito il 15 ottobre scorso e la dirigente scolastica dell’istituto, Amalia Bergamasco, si reputa soddisfatta.
A StartupItalia! afferma: “Nelle scuola di secondo grado è già in uso in alcune scuole, anzi l’esperienza parte proprio nell’ITIS di Perugia che già da 10 anni sperimenta la didattica DADA. Nella scuola media siamo all’inizio di un percorso che ci porterà a comprendere fino a che punto e come una didattica sperimentale possa generare un diverso rapporto insegnamento- apprendimento, dove lo studente è ricercatore e non solo accumulatore di conoscenza. A quasi un mese dall’inizio direi che le risposte, sia dei docenti che degli alunni, sono positive”.
“I docenti sono motivati ed entusiasti in questo nuovo percorso di formazione. mentre gli alunni hanno compreso di avere un ruolo più importante ed interessante nell’azione educativa. Per non parlare poi del successo dell’arrivo del proprio armadietto personale. I genitori ci hanno sostenuto, credono nel progetto e riportano la soddisfazione dei loro figli”, ha aggiunto la dirigente scolastica.
“L’aspetto più particolare del progetto è il rovesciamento dell’organizzazione della relazione didattica. Se nell’approccio tradizionale il docente si presenta centrale nella relazione didattica, nella didattica DADA al centro è lo studente. Tutto ciò si riflette in alcune scelte del setting (disposizione dei banchi, aule laboratorio, spostamento dei ragazzi tra le classi), ma soprattutto dalla messa in fase della stessa lezione dove si stimola l’autonomia dello studente”.
“Il nostro territorio – dice il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini – si distingue da sempre per l’attenzione all’innovazione in campo didattico e la qualità dell’offerta scolastica, di altissimo livello in tutti i nostri istituti comprensivi. Il progetto della ‘Granacci’ è in linea con questa tradizione e lo abbiamo sostenuto con interesse e curiosità, le aule disciplinari introducono un nuovo modo di fare lezione e la risposta degli studenti per il momento è molto positiva. Un ringraziamento a tutto il corpo docente che sta affrontando questa nuova sfida con professionalità ed entusiasmo”.