Il sito Crowdfooding ha creato la prima mappa interattiva per scoprire quali sono e cosa fanno le startup dedicate al mondo agro e food
Nella prima metà del 2017 le startup nel settore AgTech e FoodTech hanno incassato dagli investitori 4,4 miliardi di dollari. E il settore non sembra raffreddarsi. Le innovazioni, digitali e non, dal campo alla forchetta, sono sempre più presenti sui radar dei fondi di investimento. Secondo AgFunder a fare volume sono sopratutto mega deal, soprattutto nel food delivery e nell’e-commerce, ma non solo.
Ecco perché la piattaforma Crowdfooding, che connette startup e grandi aziende manifatturiere nel settore alimentare, ha deciso di realizzare una mappa per localizzare tutte le startup AgriFoodTech che operano sul globo. Una operazione titanica che però permette a startupper, curiosi ed investitori di avere visibilità di che cosa sta accadendo in giro per il mondo. D’altronde a livello globale sono oltre cento gli acceleratori e incubatori dedicati proprio a questo mondo, segno che l’interesse sta crescendo.
La mappa, consultabile qui, è suddivisa in dieci categorie per facilitare la navigazione:
Consumer app: tutte le app che facilitano l’accesso personalizzato al cibo.
Food delivery: le piattaforme che permettono di ordinare pasti dai ristoranti.
Smart appliances and kitchen management: gli strumenti dedicati ai ristoranti per rendere più efficienti le cucine o rendere smart quelle dei privati.
Direct to consumer: le piattaforme che accorciano la filiera, avvicinando consumatori e coltivatori.
Next-gen food & drinks: il cibo e le bevande del futuro, dai nuovi ingredienti vegetali che rimpiazzeranno quelli animali agli insetti, fino alla carne in vitro.
AgTech: le applicazione dedicate a rendere le aziende agricole 4.0.
Surplus&Waste: tutti gli strumenti dedicati a gestire il surplus di produzione e lo spreco di cibo.
Food processing: le tecnologie per migliorare la produzione industriale agroalimentare.
Food safety: i device dedicati al controllo del cibo per evitare contaminazioni con patogeni, allergeni o per allungare la shelf life dei prodotti.
Meals and drinks on demand: la distribuzione di cibi pronti preparati in cucine centralizzate o la distribuzione di ingredienti per preparare il cibo a casa.