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All’evento di Assobiotec, più di dieci trame che parlano di un domani di cui non avere paura. Vi aspettiamo il 24 settembre
«Come diceva un docente storico della NABA, Antonio Caronia, la fantascienza rappresenta i nervi scoperti delle società attuali. Con questo progetto vogliamo però raccontare storie di un domani in cui le biotecnologie hanno risolto grandi problemi, come malattie e emergenze climatiche». Amos Bianchi, docente della Nuova Accademia di Belle Arti, racconta così un progetto narrativo che verrà presentato all’evento “Storie dal futuro migliore”, promosso da Assobiotec, in programma martedì 24 settembre al Talent Garden di Milano (le iscrizioni sono ancora aperte sul sito ufficiale). «Presenteremo più di dieci storie che i nostri studenti hanno scritto – spiega Bianchi – storie di novità e passi avanti compiuti grazie al biotech».
NABA: una fantascienza diversa
Partendo da interviste a ricercatori e scienziati, gli studenti NABA hanno trovato l’ispirazione per scrivere le loro storie dal futuro migliore, inscenate in luoghi lontani, come Marte, ma anche in città come Abbiategrasso, dove quello che conta è il ruolo dell’innovazione scientifica nel progresso dell’umanità. «Quando si pensa alla narrativa fantascientifica – dice Bianchi – viene subito in mente la distopia, un futuro negativo come quello che leggiamo nei celebri libri di Philip K. Dick (l’autore che ispirò il film The Truman Show, ndr). Noi abbiamo voluto ribaltare tutto questo, suggerendo che tra molti anni, magari, la scienza debellerà malattie, migliorandoci la vita».
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Gli studenti NABA coinvolti, dai 22 ai 25 anni, sono iscritti ai corsi di “Media design” e “Design della comunicazione” dell’università milanese. I loro sono racconti brevi, arricchiti da un’illustrazione che “racconta” ciascuna storia usando anche la forza dell’immagine. All’evento di Talent Garden, alcune di queste storie verranno lette in pubblico. Seguiti in questo percorso di scrittura creativa dal docente NABA, Simone Sarasso, questi giovani autori presenteranno la loro visione di futuro, un futuro che oggi ci sembra difficile, incerto. «È proprio dal lavoro quotidiano dei ricercatori – prosegue Bianchi – che è nata l’ispirazione per trovare diverse storie su un futuro in cui si vedranno grandi risultati grazie alla ricerca scientifica odierna». Ad esempio, nella lotta contro il cancro e altre gravi malattie.
Come ha detto il presidente di Assobiotec, Riccardo Palmisano, «se nel 2050 saremo 9 miliardi di persone, avremo la necessità di reperire risorse alimentare sufficienti per tutti, di risparmiare acqua e di trovare fonti energetiche alternative. Dovremo trovare nuove strade, dalla produzione di energia sostenibile alla cura delle patologie». Scenari che, per ora, possiamo soltanto immaginare leggendo bei racconti.