Nel mese di marzo le scuole sono invitate a proporre attività che promuovano le pari opportunità e il superamento degli stereotipi di genere. In più viene lanciato “Le studentesse contano!”: un percorso di formazione specifico per le ragazze più promettenti nei settori scientifici
“Il nostro è il Paese di Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate della storia. Un Paese con incredibili studiose e ricercatrici. Purtroppo le nostre ragazze sono condizionate inconsapevolmente da pregiudizi e stereotipi secolari. Voi studentesse contate. Non lasciate che qualcuno affermi il contrario”. Con queste parole, il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha lanciato oggi la seconda edizione del Mese delle #Stem: un’iniziativa per portare nelle scuole la sensibilizzazione verso il tema delle pari opportunità e del superamento degli stereotipi.
Il mese delle STEM è un’iniziativa realizzata in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rientra nella strategia di attuazione della Buona Scuola (comma 16) e nell’azione 20 prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il Mese delle #Stem punta a scardinare nelle studentesse e negli studenti le false credenze fra cui quella che vorrebbe le ragazze meno inclini allo studio delle discipline matematiche.
Per un mese tutte le scuole italiane potranno collegarsi al sito del Miur www.noisiamopari.it e avere accesso a materiali informativi per sensibilizzare e orientare le studentesse e gli studenti allo studio delle materie scientifiche e tecnologiche.
Le ragazze e i ragazzi potranno conoscere le esperienze di vita e professionali di scienziate e ricercatrici, potranno mettersi alla prova attraverso percorsi di formazione e didattica specifica o in giochi logico-matematici, potranno entrare in contatto con le ricadute di queste discipline nella quotidianità e nel processo di sviluppo del Paese. Ogni scuola potrà, inoltre, aderire all’iniziativa “Le studentesse contano!” selezionando una ragazza talentuosa e appassionata ad una di queste discipline, alla quale destinare un percorso di formazione specifico, che verrà svolto con il coinvolgimento dell’intero istituti di appartenenza. Tutti i materiali prodotti e tutte le attività – che potranno essere svolte anche in orario extrascolastico – costituiranno una documentazione di buone pratiche che sarà ospitata sul sito del Miur.