9 milioni di studenti cinesi sono alle prese con i test per accedere all’Università. Copiare è difficile, si utilizzano i droni per controllare i candidati e scoprire i furbetti
Mentre in Italia si stanno svolgendo gli esami di maturità, in Cina sono già cominciati i test per accedere alle università del paese. Circa 9 milioni di studenti appena usciti dalle scuole superiori sono alle prese con le selezioni per aggiudicarsi il posto in un ateneo, e poter continuare, così, a studiare. Controllare i furbetti che potrebbero copiare, o avvalersi di aiuti “tecnologici” durante i test d’accesso, però, potrebbe essere difficile, visto l’altissimo numero di candidati. Così, in Cina, hanno pensato di affiancare ai professori che girano tra i banchi anche un altro tipo di controllo: quello dei droni.
Sei eliche contro i furbetti
L’ultima frontiera per stanare chi nasconde il telefonino nella manica o si porta fogliettini proibiti è un drone a sei eliche. Il drone è già stato usato nei centri per le selezioni nella città di Luoyang, nella provincia dell’Henan, nella Cina centrale, per controllare che non ci fossero dei comportamenti “strani” tra gli studenti intenti a fare il test. Il drone che è stato usato è costato 100 mila yuan (10 mila dollari).
Il punteggio che decide il futuro
Più o meno, tutti gli studenti usciti dalle scuole superiori provano a fare i test di ammissione all’università: il punteggio numerico che otterranno ai test, decreterà in quale degli atenei potranno accedere. La pressione sui giovani è immensa: molti di loro spendono mesi interi a prepararsi a questo test. I genitori spesso attraversano il paese e raggiungono le città dove si tengono i test solo per accompagnare i figli e star loro vicino durante il periodo degli esami, che dura due o tre giorni. Chi ottiene un punteggio basso può ripetere l’anno successivo.
Le risposte via wireless
Copiare è abbastanza comune, dato l’alto numero dei partecipanti. Di solito, gli studenti cercano di inviarsi le risposte tra di loro, oppure addirittura assumono degli esperti che fanno il test al posto loro e che poi inviano i risultati tramite dispositivi wireless. Il ministro dell’istruzione cinese ha reso noto che sono state arrestate 23 persone da maggio a oggi, proprio con l’accusa di aver tentato di inquinare il concorso. Gli studenti colti a copiare possono essere esclusi dai test universitari fino a tre anni.