Prima in classifica è la belga Ku Leaven. Il primato va alla Germania con i suoi 24 atenei classificati. Non mancano, però i nomi più famosi come l’università di Cambridge e quella di Oxford
Se nel mondo della scuola ci sono vari tentativi di sostituire le lezioni frontali con metodi più efficaci per l’apprendimento, far passare questo concetto nelle università è un po’ più difficile. Ci sono, però, degli atenei che hanno provato e provano a fare innovazione. Reuters ha raccolto in una classifica le 100 università europee che sono riuscite meglio a farlo. Il dato che viene fuori è che non esiste un profilo definito dell’università innovativa. L’unica cosa che hanno in comune gli atenei selezionati è la scelta di dare maggiore risalto all’aspetto pratico dell’insegnamento, al di là dell’approccio accademico. Le 100 prescelte si distinguono per il loro impegno a sostegno della scienza e della tecnologia per la formazione di personalità che andranno poi a influenzare l’economia mondiale. Dieci i criteri utilizzati per valutare le istituzioni universitarie. Tra questi, spiccano la produzione di articoli accademici di ricerca e il numero di idee brevettate.
Al primo posto c’è il Belgio
La prima classificata è l’università belga Ku Leaven che è la più antica università cattolica del mondo. La ricerca negli ambiti delle telecomunicazioni, delle nanotecnologie e della microelettronica è la sua area di eccellenza con 426 milioni di euro investiti nel solo anno 2014. L’università è stata anche in grado di dare vita a degli spin-off con la nascita di più di 100 compagnie. Altra ricerca fondamentale che ha avuto origine in questa città belga è quella che ha portato a individuare un medicinale per rallentare lo sviluppo del virus Zika nei topi.
Le università dei premi Nobel
In seconda posizione c’è l’Imperial College di Londra. L’università raccoglie quasi 16 mila studenti e ha al suo interno diversi istituti medici come il Parkinson’s UK Brain Bank. Tra gli allievi illustri dell’Imperial College anche Sir Alexander Fleming, il premio Nobel che ha scoperto la penicillina. Per il terzo posto restiamo sempre nel Regno Unito: c’è l’Università di Cambridge. Al quarto posto si trova l’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne, in Svizzera, con i suoi 350 laboratori di ricerca. L’università ha anche un Innovation Park che ospita ricercatori provenienti da startup e grandi aziende come Nestlè, Logitech, Credit Suisse e Siemens. Quinta la tedesca Technical University of Munich con i suoi quasi 40mila iscritti. Nella sua storia sono stati 13 i premi Nobel che l’hanno frequentata.
La Germania batte tutti per innovazione
Nella classifica il primato per numero di università tra le 100 selezionate spetta alla Germania con i suoi 24 atenei selezionati. Il Regno Unito ha 17 istituzioni nella lista tra le quali due delle più famose al mondo: l’università di Cambridge, e quella di Oxford, ottava. Per il mondo anglofono ci sono poi le tre università irlandesi, con il Trinity College Dublin in quarantottesima posizione. In generale comunque le università che spiccano per innovazione vengono tutte dall’occidente europeo: 60 delle 100 in classifica non vanno più a est della Germania. Manca del tutto la rappresentanza dell’istruzione superiore di Russia e Turchia, due dei Paesi più popolosi in Europa. E nemmeno le tanto avanzate Svezia e Finlanda sono riuscite a posizionarsi nella classifica Reuters.