Siglato un progetto con altri tre atenei internazionali: la KU Leuven (Belgio), l’University of Notre Dame du Lac (Indiana, Stati Uniti d’America) e la Pontificia Universidad Católica de Chile (Cile), per un programma dedicato alle frontiere di ricerca della fisica
Quattro atenei, tra Europa e America, insieme per un Dottorato internazionale in Science. È il progetto che hanno condiviso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la KU Leuven (Belgio), la University of Notre Dame du Lac (Indiana, Stati Uniti d’America) e la Pontificia Universidad Católica de Chile (Cile), che hanno dato vita a un dottorato internazionale riconosciuto dal ministero dell’Università e della ricerca italiano (Miur). Si tratta di un programma di quattro anni, interamente in lingua inglese, dedicato alle frontiere di ricerca della fisica. Il bando del Phd, che è stato pubblicato questa settimana sulla Gazzetta Ufficiale, riserva due posti per il dottorato nella sede di Brescia dell’Università Cattolica e uno per ciascuna delle altre tre università partner. L’idea del Dottorato internazionale nasce dall’esigenza di coniugare l’esperienza scientifica, didattica e culturale con l’identità e la realtà cattoliche: un binomio che può trovare riscontro anche in un ambito accademico e di ricerca.
Il progetto si è sviluppato in due fasi. Nella prima si è costituito un dottorato a supervisione congiunta con la Katholieke Universiteit Leuven, nell’ambito delle scienze fisiche, un campo in cui l’ateneo fondato da padre Gemelli eccelle, come ha dimostrato l’ultima rilevazione Anvur. Questo primo step, che ha portato a Brescia quattro studenti, si è concluso con successo nell’ottobre 2014. L’iniziativa rimarrà comunque in vigore, a prescindere dal progetto del Dottorato internazionale. Nella seconda fase sono state coinvolte tutte e quattro le università per accreditare il dottorato presso il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur). Il processo, che ha avuto l’approvazione dell’Anvur, porterà tra qualche giorno alla pubblicazione del bando di concorso. I quattro atenei hanno firmato un accordo in cui si impegnano a finanziare la scuola con un numero minimo di quattro borse l’anno.
«Promuovere una dimensione internazionale non significa aderire a uno slogan o a una moda. Significa offrire ai giovani l’opportunità di andare all’estero e di reimportare conoscenze e capacità, per essere costruttori dell’Italia dei prossimi decenni», afferma Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica. «Le iniziative in questo senso sono molte. Il corso di Dottorato internazionale che stiamo avviando grazie alla facoltà di Scienze matematiche e fisiche è la più attuale in questa direzione». Per Alfredo Marzocchi, preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, il dottorato è «una grande opportunità di internazionalizzazione per la facoltà, che permetterà lo scambio di studenti e di ricerca con università europee ed extraeuropee».