Luca Paolini insegna religione alla scuola media statale “Borsi” di Livorno: lo fa in maniera digitale, usando Minecraft o Bible Map
Si può insegnare religione attraverso l’uso del tablet, dello smartphone o del personal computer? Magari anche attraverso un videogioco? A porsi questa domanda è Luca Paolini, insegnante alla scuola media statale “Borsi” di Livorno. La risposta sta nel blog “Religione 2.0” che il professore ha creato mettendo a disposizione dei colleghi materiali utili alle loro lezioni. Un “tesoro” per chi sta dietro la cattedra ma anche una fortuna per i ragazzi che grazie a questo innovativo e rivoluzionario docente, fanno educazione alla religione in maniera digitale. Paolini è partito da un semplice ragionamento: ogni settimana ha un’ora da giocarsi.
Può trasformare quella lezione in sessanta minuti interessanti e piacevoli o rischiare di perdere qualche studente. Il prof di Livorno ha scelto la prima strada. Consapevole che i ragazzi sono nativi digitali, che adoperano questi strumenti sempre e ovunque, ha deciso di fare religione attraverso la Rete. Anzi persino con un videogioco: Minecraft, il mondo virtuale inventato nel 2009 dallo svedese Markus Persson e poi pubblicato da Mojang. Con questa sorta di lego virtuale i ragazzi del “Borsi” hanno costruito l’arca di Noè, le catacombe romane, la basilica di San Pietro. Paolini li ha incuriositi mettendoli a “lavorare” con gli strumenti che amano. Da lì il passo all’approfondimento, al capire chi abitava le ecatombe, perché è stata costruita quell’arca è stato facile.
Il professor Luca è riuscito a conquistare i ragazzi con strumenti come “Bible Map” o “Mozaik education” dove si possono trovare edifici a carattere religioso con animazioni 3D. Ma non solo. Grazie alla Rete, l’insegnante toscano, è riuscito a far “incontrare” virtualmente i ragazzi con le suore di clausura del monastero domenicano “Maria di Magdala” di Moncalieri: le monache, infatti, hanno creato un sito che è uno dei canali con il quale entrano in contatto con le persone e dialogano con l’esterno. Sul blog ha creato un calendario di tutte le religioni e messo a disposizione una serie di giochi online utili all’ora: dal puzzle sulla “Pietà” di Michelangelo a quello sul “Giudizio Universale”. Tutti ausili utili ai ragazzi ma anche ai colleghi che sul blog del professore di religione trovano mappe concettuali, poster, quadri riassuntivi delle varie fedi e consigli bibliografici.
Sul sito realizzato da Paolini si trova davvero di tutto, persino una divertente sit-com, “Occhio al cielo – citofonare in parrocchia”, realizzata dai frati cappuccini piemontesi. Non sappiamo cosa ne pensi la diocesi del professore ma l’idea dell’ora di religione 2.0 sembra funzionare dal momento che molti degli alunni di Paolini hanno deciso di fare l’ora di religione dopo averla abbandonata. Ancora una volta la dimostrazione di come la tecnologia possa aiutare la didattica. Una sonora smentita a chi preferisce ancora solo carta, matita e libro. L’esperienza di questo insegnante va declinata per ogni materia, non ultima educazione alla religione cattolica che spesso viene ancora fatta su testi che hanno l’imprimatur della Chiesa cattolica ma non sanno suscitare la giusta curiosità tra gli studenti.