Il 14 febbraio è iniziato la nuova missione di Arianna Pagani e Sara Manisera in Iraq, per realizzare il webdoc “Donne fuori dal buio”. Sarà online dal 20 marzo e racconterà come quattro donne, di comunità diverse, hanno costruito la loro vita dall’invasione americana fino ad oggi
Tra i progetti on line su Produzioni dal Basso, la prima piattaforma italiana di crowdfunding senza filtri in ingresso, c’è “Donne fuori dal buio“, il webdoc (e la piattaforma) che stanno realizzando Arianna Pagani e Sara Manisera, in occasione dei 15 anni dall’invasione americana in Iraq. Sono una giornalista e una fotografa freelance, impegnate dal 2014 nel documentare e raccontare storie delle società civile, di donne e di riconquista in quei territori. Il 14 febbraio sono tornate in Iraq, per raccogliere le testimonianze di quattro donne che vivono in alcune delle città più rappresentative: Baghdad, la capitale, Halabja, che subì nel 1988 l’attacco chimico di Saddam, Qaraqosh, la città cristiana più importante dell’Iraq, e Mosul, dove è nato lo Stato islamico.
Arianna Pagani e Sara Manisera
Il materiale raccolto si trasformerà in un documentario interattivo (webdoc) che sarà on line sul portale Donne fuori dal buio dal 20 marzo, data in cui avvenne l’invasione americana. Abbiamo sentito Sara su Whatsapp: la connessione andava e veniva ma siamo riusciti a cogliere tutti i principali dettagli di questo progetto che difficilmente passerà inosservato.
“Il webdoc – ci spiega Sara – vuole dare voce a tutte le donne di qualsiasi religione ed etnia, siano esse sunnite, sciite, cristiane o curde, per raccontare cosa è successo in questi 15 anni, prima e dopo Saddam. C’è stata sempre la tendenza a settorializzare e gerarchizzare il conflitto e la sofferenza, come se non riguardasse tutti e soprattutto le donne. Questo spiega perché abbiamo scelto quattro donne, una dottoressa, un’avvocata, un’attivista, e una madre, provenienti da posti diversi e con storie diverse alle spalle ma che, montate assieme, possono dare una visione completa di questi 15 anni”.
Credits Arianna Pagani
Il webdoc Donne fuori dal buio vuole abbattere anche gli stereotipi sulle donne irachene: non vittime, ma protagoniste di una società che vogliono cambiare; non senza istruzione e competenze ma con un ruolo professionale e sociale. “Il nostro viaggio – dice Sara – è cominciato a Baghdad, per proseguire a Halabja, dove abbiamo incontrato una donna oggi impegnata in un progetto di coesione sociale di diverse comunità; a Qaraqosh, dove abbiamo conosciuto una signora di 70 anni, rimasta vedova e che ha fatto di tutto per curare i suoi 7 figli ed essere, oggi, una brava nonna. L’ultima tappa è Mosul”.
Credits Arianna Pagani
Mentre Arianna e Sara raggiungono le quattro destinazioni irachene, sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso continuano ad arrivare donazioni, possibili fino al 20 marzo: l’obiettivo era di 5 mila euro, ma è stato superato. “L’ong italiana Un Ponte Per, che da anni porta avanti in Iraq dei progetti indirizzati alla società civile, – spiega Sara – ci ha dato un piccolo contributo per avviare questo progetto, aiutandoci anche a individuare e contattare le nostre quattro donne. I fondi raccolti con il crowdfunding serviranno a coprire le spese necessarie per realizzare il webdoc multimediale: quelle del viaggio in Iraq, di post produzione per il montaggio audio-video, le traduzioni, l’editing fotografico, e le spese per la realizzazione della piattaforma online, che ospiterà il webdoc”. La piattaforma conterrà una mappa e una timeline interattive, che forniranno indicazioni sui luoghi raggiunti da Arianna e Sara, attraverso video, foto e testi, e da cui sarà possibile accedere alle quattro storie di quattro “donne fuori dal buio”.