Il liceo artistico “Olivieri” di Brescia è un esempio virtuoso di edilizia scolastica sostenibile. L’edificio, dopo la ristrutturazione, è completamente automatizzato, e permette di dimezzare i costi energetici
Una scuola completamente cablata, con copertura wi-fi totale per e-learning, sostenibile ed innovativa. Non siamo in Svezia ma in Italia, nella nuova sede del liceo artistico “Olivieri” di Brescia, realizzato dall’assessorato all’edilizia scolastica della Provincia. E’ uno dei pochi esempi virtuosi in Italia ma punta a fare da apripista per altre esperienze dove l’edilizia scolastica possa essere progettata con criteri di efficienza energetica, contribuendo in modo significativo a ridurre i costi legati al riscaldamento e all’illuminazione. A Brescia ce l’hanno fatta grazie anche all’esperienza della ABB, gruppo che si occupa di tecnologie per l’automazione che ha fornito un sistema di building automation a standard internazionale KNX. Il progetto è stato concepito seguendo una filosofia ben precisa: creare un ambiente che fosse confortevole e sicuro per gli allievi ma anche con il minor impatto ambientale.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la nuova struttura, in classe energetica B, si estende su quattro piani per un totale di oltre 5600 metri quadrati. Comprende 21 aule didattiche e 13 laboratori, oltre a numerosi spazi espositivi e di servizio. La parte esterna è stata costruita secondo i canoni di bioedilizia, utilizzando materiali come il legno pressato e intonaci fotovoltaici per abbattere le polveri sottili. Due “pozzi” di luce e ventilazione, sono stati collocati nei due lati della scuola e contribuiscono in maniera determinante all’illuminazione naturale e alla microcircolazione di aria negli ambienti. Nell’ideare la nuova sede del liceo artistico, gli architetti, si sono posti l’obiettivo di sfruttare in modo ottimale le risorse naturali a disposizione, attraverso un impianto fotovoltaico da 20kW e persino di recupero dell’arte piovana.
Il sistema di building dell’istituto consente inoltre di regolare e controllare l’illuminazione a seconda della presenza di persone e del livello di luce naturale; l’impianto di riscaldamento attraverso termostati presenti in tutte le aule. Persino la campanella e gli allarmi di evacuazione funzionano attraverso questo sistema automatizzato e innovativo. Ma non è finita. E’ possibile monitorare l’ambiente esterno ed interno, in modo da garantire le migliori condizioni possibili di comfort: i dati atmosferici raccolti attraverso una centralina meteorologica vengono utilizzati per valutare l’apporto di luce naturale. Tutto all’“Oliveri” è sotto controllo: alcuni sensori dislocati nelle diverse aule rivelano le condizioni di umidità, temperatura e concentrazione di anidride carbonica.
Una scuola moderna, probabilmente un istituto che potrebbe sempre più somigliare a quelli che avremo tra qualche decennio. Intanto a Brescia hanno cominciato a registrare i primi benefici: da un primo confronto sui consumi riferiti al riscaldamento, rispetto al periodo dell’anno precedente e con condizioni climatiche analoghe, l’istituto ha registrato un risparmio del 40%. Non resta che seguire l’esempio di Brescia anche in altre parti d’Italia.