Sono attive in tutta Europa, dall’agricoltura ai consumi domestici
Nelle scorse ore il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha rivolto un appello al governo affinché dichiari lo stato di emergenza a fronte della siccità in corso. «Appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana e potremmo arrivare al 50% evitando così situazioni di crisi come quella che stiamo soffrendo anche quest’anno». Il Po è a livelli allarmanti e nelle campagne si teme per le conseguenze sui raccolti. In una situazione simile, che ancora una volta ci impone un ragionamento sulla crisi climatica e sui suoi effetti concreti, non è soltanto la politica a doversi attivare. Sono i cittadini, nel proprio piccolo, a dover adottare abitudini più consapevoli, a cominciare dall’abbattere qualsiasi spreco di acqua. L’ecosistema startup è, anche in questo caso, una fonte di notizie e di soluzioni pratiche per salvaguardare l’oro blu. Ecco una selezione di cinque aziende innovative impegnate contro la crisi idrica in Europa.
Hydrao
Di Hydrao, startup francese con sede a Grenoble, vi avevamo già parlato anni fa presentandone la tecnologia semplice ed efficace dal punto di vista della comunicazione visiva. Quanti di noi potrebbero ridurre i minuti passati sotto la doccia? Il piacere del refrigerio, soprattutto di questi tempi, deve fare i conti con gli sprechi di acqua in casa. Tra le proposte di Hydrao c’è quella di una soffione a LED che cambia colore a seconda dei consumi: se rimane verde significa che passiamo sotto la doccia un tempo ragionevole; se diventa rossa allora vuol dire che possiamo migliorare (anche soltanto per risparmiare in bolletta).
Agrow Analytics
Dalla Francia alla Spagna, per presentarvi Agrow Analytics, startup innovativa che lavora nel settore agricolo. Come si legge sul sito ufficiale il suo prodotto, una piattaforma online, consentirebbe alle aziende di risparmiare fino al 30% di acqua. La sua tecnologia è stata impiegata in Spagna dalla SanLuca, specializzata nella produzione e nel commercio di frutta e verdura. Con un monitoraggio costante del terreno, Agrow Analytics pianifica l’irrigazione e suggerisce ai responsabili dove occorre l’acqua e dove invece sarebbe inutile (e dannoso) sprecarla.
Altered
Ritornando tra le mura domestiche, è di Altered che vogliamo parlarvi, startup svedese con la quale il gigante dell’arredamento fai-da-te Ikea ha stretto una partnership . Secondo le statistiche rese note dall’azienda, il rompigetto del rubinetto sviluppato è in grado di ridurre fino al 98% il consumo di acqua. Questo perché al posto del tradizionale getto, il terminale la nebulizza.
Ondo
Non sempre però lo spreco è consapevole. Nelle abitazioni parecchia acqua viene dispersa senza che gli inquilini lo sappiano. In Italia, addirittura, il 40% dell’oro blu non arriva al rubinetto. Per fornire un supporto tecnologico è stata fondata una startup, LeakBot, ribattezzata di recente in Ondo, che grazie a un dispositivo Iot è in grado di inviare una notifica tramite app nel momento in cui c’è un problema. Non si tratta di un dispositivo che risolve un guasto alla rete, ma lo rileva prima che si aggravi. Basta agganciare un particolare device a una tubatura.
The Circle
La quinta startup del nostro parziale elenco delle aziende che contrastano l’emergenza idrica è romana. The Circle, ve ne abbiamo parlato in questo articolo, ha realizzato il più grande impianto di acquaponica in Europa: 5mila metri quadrati. “L’acquaponica – come ha scritto la nostra giornalista Stefania Leo – è un tipo di coltivazione agricola unita all’allevamento. È considerata una pratica sostenibile, basata su una combinazione tra acquacoltura e coltivazione di ortaggi fuori suolo. L’obiettivo è quello di ottenere un ambiente simbiotico, in cui limitare il più possibile il consumo di terra e acqua. Questa tecnica innovativa permette di coltivare ortaggi di qualità, risparmiando il 90% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale”.