Secondo una stima di Transport&Environment, con la diffusione di auto di ridotte dimensioni, a 25mila euro, il mercato europeo potrebbe diventare completamente sostenibile entro il 2025
Secondo un rapporto redatto da Transport&Environment, con la diffusione di veicoli più piccoli, prezzati a 25mila euro, il mercato dell’auto europeo potrebbe diventare completamente sostenibile entro il 2025. Il calo dei costi di produzione e dei prezzi delle batterie renderebbero possibile l’elettrificazione del mercato di massa: un’opzione particolarmente rilevante anche alla luce delle ultime dichiarazioni della presidente del Parlamento UE, Ursula Von Der Leyen, che ha annunciato l’avvio dell’indagine anti-sovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. Intanto, il conto alla rovescia per lo stop alle vendite di veicoli con motori endotermici in Europa, avanza: entro il 2035 non saranno più ammesse.
I risultati della ricerca
Secondo un sondaggio di YouGov per Transport&Environment, tra gli intervistati che intendono acquistare una nuova auto nei prossimi 12 mesi in Italia, il 27% ha dichiarato che molto probabilmente acquisterà un’auto elettrica. Tra coloro che, molto probabilmente, acquisteranno un’auto a combustione, il 14% ha affermato che passerebbe all’elettrico se fosse disponibile sul mercato un modello BEV di piccole dimensioni da 25mila euro. Tra coloro che non sapevano se avrebbero acquistato un’auto elettrica, 5 su 38 hanno dichiarato che sarebbero passati all’elettrico se gli fosse stato proposto un modello piccolo ed economico. Se queste intenzioni fossero applicate anche al mercato automobilistico, l’avvento di piccoli BEV a prezzi accessibili porterebbe la quota di vendita delle auto completamente elettriche al 38%. In questo scenario, si arriverebbe a vendere 136mila veicoli elettrici in più all’anno in Italia, sostituendo con i nuovi veicoli gli inquinanti equivalenti a combustione. Per molti, però, il problema principale è legato ai costi. «I prezzi sono una delle principali barriere che impediscono agli automobilisti di passare all’elettrico. Un veicolo BEV di piccole dimensioni da 25mila euro potrà cambiare le carte in tavola e favorire l’adozione delle auto elettriche da parte del grande pubblico – ha dichiarato Carlo Tritto, Policy Officer di T&E Italia – Portare questi modelli sul mercato rapidamente e in quantità sarà fondamentale per i produttori europei che vogliono competere con i rivali cinesi che stanno già percorrendo questa strada offrendo piccole auto elettriche a basso costo».
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L’elettrico passa dal Suv
Sempre secondo una stima di Transport & Environment, le sei grandi case automobilistiche europee hanno abbandonato la produzione di piccole auto più economiche, come la Fiat Punto, la Peugeot 208, la Citroen C1 o, più recentemente, la Ford Fiesta, dirottando la loro produzione su vetture più grandi e costose per inseguire profitti che sono cresciuti molto più velocemente dell’inflazione. Secondo il rapporto, infatti, tra il 2019 e il 2022 i profitti netti per veicolo sono passati da -40€ a 1.920€ a 510€ e a 8.940€, tenendo conto dell’inflazione. Questo risultato è stato ottenuto principalmente dando priorità alle vendite di SUV, vetture più grandi e redditizie. Le vendite di questa tipologia di auto, che nel 2010 rappresentavano appena il 9%, oggi rappresentano oltre la metà (53%) di tutte quelle che avvengono in Europa. E i SUV elettrici, che consumano più elettricità e richiedono un maggior uso di materie prime, hanno rappresentato il 51% delle vendite di auto elettriche nel 2022. Sempre secondo il rapporto, i legislatori devono creare le condizioni affinché le aziende automobilistiche diano priorità alle piccole auto elettriche, che hanno un impatto minore sull’ambiente, sono più accessibili per le famiglie a basso reddito e garantiscono la competitività dell’industria automobilistica europea.