Carico e potenza maggiori per i rider. Multe in arrivo per chi trucca i mezzi
Nelle scorse ore il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge Infrastrutture, un pacchetto di norme che riguardano diversi settori, tra i quali anche la mobilità green. Dopo il boom di vendite del 2020, tra biciclette elettriche, tradizionali e monopattini (2 milioni di mezzi venduti complessivamente), il Governo ha deciso di disciplinare la materia in ottica di sicurezza stradale. Arriveranno dunque le multe per chi truccherà il proprio mezzo per aumentarne la velocità; novità poi anche per i rider, categorie di lavoratori che ha sostenuto il settore della ristorazione durante i difficili anni della pandemia. «Per sostenere l’attuazione del Pnrr e migliorare le politiche di nostra competenza viene istituito all’interno del Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ndr) un centro di ricerca per l’innovazione e la sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, elementi fondamentali per il futuro del Paese», ha dichiarato il ministro Enrico Giovannini. Vediamo dunque le principali novità per le biciclette elettriche.
Come si legge sul sito del Mims, la novità principale per le biciclette elettriche riguarda le sanzioni:
- “Le biciclette a pedalata assistita che vengono manomesse – si legge – sono equiparate a ciclomotori, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino). Sono previste sanzioni specifiche per chi manomette le biciclette a pedalata assistita e le utilizza”.
- “Per accelerare la transizione ecologica nel settore dei trasporti, soprattutto quello delle merci nell’ultimo miglio, viene permesso ai titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate (anziché fino a 3,5 tonnellate). La differenza di massa deve essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico”.
Come si legge su Il Sole 24 Ore, quest’ultimo punto diventa fondamentale per i rider, i quali possono contare su una capacità di carico maggiore e conseguente aumento di potenza del motore (fino a 0,5 kW). “I velocipedi adibiti al trasporto di merci – riprendiamo dal Sole che cita la legge – devono avere un piano di carico approssimativamente piano e orizzontale, aperto o chiuso, corrispondente al seguente criterio: lunghezza del piano di carico × larghezza del piano di carico ≥ 0,3 × lunghezza del veicolo× larghezza massima del veicolo”. Ultima novità, questa di forma: “Nella classificazione dei veicoli vengono inseriti i velocipedi elettrici (biciclette e monopattini)”.