I numeri del report di ConsumerLab
Mentre è in corso al COP26 a Glasgow – qui vi abbiamo proposto una piccola guida per orientarsi su temi e agenda – la vita per le imprese va avanti, tra incertezze e speranze per il futuro. Quello che non manca mai, da anni, è un innamoramentosenza condizioni (a parole) verso tutto ciò che è green e sostenibile. I numeri, tuttavia, presentano una realtà decisamente diversa: come si legge nel 17esimo Report pubblicato da ConsumerLab dal titolo “Sostenibilità alla sbarra – Report sullo stato di avanzamento della trasformazione sostenibile delle Imprese e sulle influenze che orientano i consumi”, il rapporto tra i Bilanci di Sostenibilità pubblicati e le imprese con più di 20 addetti risulta pari all’1,76%, che si abbassa allo 0,63% se le imprese hanno tra i 10 e i 20 dipendenti.
Aziende sostenibili italiane: i numeri
Anche se la sostenibilità è ovunque, a cominciare dalla pubblicità e dal modo in cui i brand si presentano ai consumatori, c’è ancora molto lavoro da fare. Le aziende italiane sostenibili non sembrano così tante se, riprendendo dal Report, “solo il 28.2% delle 1.915 principali Imprese italiane (Classifica Mediobanca) presenta un Bilancio (di sostenibilità, ndr); in particolare le prime 345 banche si fermano al 18,2%; delle 76 Società di Assicurazione il 27.6% lo presenta”.
Tutto marketing
“La realtà – prosegue il report – è diversa da quanto viene raccontata dai media che preferiscono notizie ad effetto, più efficaci, come il cambiamento climatico e l’inquinamento; significa che la comunicazione ha influenza sulle intenzioni ma non determina nel concreto i comportamenti che, invece, sono obbligati dai bisogni nell’immediato”. Finora come è che un consumatore può capire quali sono le aziende davvero sostenibili in Italia? “In genere la valutazione dell’impegno che una attività produttiva riserva alla trasformazione sostenibile consiste in una sensazione effetto della reputazione: il marketing domina quella valutazione mistificando la realtà. In questo modo la consapevolezza è falsata”.