Il governo ha rifinanziato il fondo con 100 milioni di euro
Da domani, mercoledì 27 ottobre, riparte l’ecobonus automotive. Il Governo ha rifinanziato il fondo dedicato con ulteriori 100 milioni di euro. Sul sito ufficiale curato dal Ministero dello Sviluppo Economico sono disponibili tutte le informazioni per chi volesse comprare un’auto meno inquinante. I numeri più aggiornati – che potete leggere nel recente position paper The European House Ambrosetti – riferiscono che il parco circolante in Italia è il secondo più anziano in Europa (ci batte soltanto la Spagna). Ma tornando all’ecobonus come è possibile richiederlo? C’è il rischio dell’ennesimo click day?
Ecobonus: come richiederlo
L’ecobonus è gestito da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo e, stando alle rassicurazioni di chi gestisce il processo di richiesta “non sarà un click day e non sarà necessario affrettarsi nei primi giorni”. Come funziona la procedura? Ci saranno diversi momenti distinti: “la prima fase di apertura dello sportello che parte domani sarà dedicata esclusivamente alla registrazione dei concessionari, che potranno iscriversi e caricare i propri dati identificativi. Solo successivamente, dopo specifica comunicazione, si aprirà la seconda fase e si potrà inserire l’ordine e prenotare l’incentivo. Dalla prenotazione si avranno poi fino a 180 giorni di tempo per la consegna del veicolo”.
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I quattro step
Ecobonus: le quattro fasi per richiederlo.
Prenotazione dei contributi (per i venditori)
- si registrano preventivamente nell’Area Rivenditori;
- prenotano i contributi relativi ad ogni singolo veicolo, ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione;
- confermano l’operazione entro 180 giorni dalla prenotazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato e allegando la documentazione prevista.
Corresponsione dei contributi
- Il contributo è corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto.
Rimborso al venditore dei contributi
- Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo.
Recupero dell’importo del contributo
- Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo ricevono dal venditore la documentazione necessaria e poi recuperano l’importo del contributo sotto forma di credito d’imposta.
Le nuove risorse sono state spartite in questa modalità:
- 65 milioni per acquistare i veicoli con emissioni comprese tra 0-60 g/km CO2. Il contributo è riconosciuto anche per gli acquisti in leasing e si differenzia a seconda della fascia di emissioni (0-20 o 21-60) e per la presenza di un veicolo da rottamare. In particolare, per i veicoli elettrici con emissioni comprese tra 0-20 g/km è riconosciuto un contributo fino 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza rottamazione, mentre per i veicoli ibridi con emissioni comprese tra 21-60 g/km è riconosciuto un contributo fino a 2.500 euro con rottamazione e 1.500 euro senza rottamazione.
- 20 milioni per l’acquisto di veicoli commerciali e speciali, di cui 15 milioni esclusivamente per i veicoli elettrici. Il contributo è riconosciuto fino a un massimo di 8.000 euro e si differenzia in base alla “Massa Totale a Terra – MTT” e all’alimentazione.
- 10 milioni per acquistare, esclusivamente con rottamazione, i veicoli con emissioni comprese tra 61-135 g/km CO2. È
riconosciuto un contributo di 1.500 euro; - 5 milioni per l’acquisto di veicoli di categoria M1 usati, di classe Euro non inferiore a 6 ed emissioni fino a 160 g/km di CO2. E’ riconosciuto un contributo fino 2.000 euro, calcolato in base alla fascia di emissione. Per usufruire del contributo è necessario rottamare una vettura immatricolata prima del gennaio 2011, o che abbia raggiunto i dieci anni nel periodo in cui viene richiesto l’ecobonus.