Brian è un giovane con un sogno: unire la capacità imprenditoriale con la volontà di ripulire i corsi d’acqua e le spiagge. Con United By Blue c’è riuscito coinvolgendo oltre 4500 volontari e raccogliendo 113 tonnellate di rifiuti.
A volte non sono solo le tecnologie a migliorare il futuro ma le persone. A Philadelphia esiste una piccola azienda, United By Blue, che dal 2010 ad oggi è stata capace di raccogliere oltre 113 tonnellate di rifiuti da spiagge, mari e altri corsi d’acqua. Tutto grazie al suo giovane founder, Brian Linton, che ha deciso di legare all’attività imprenditoriale un impegno concreto a sostegno dell’ambiente: «Per ogni prodotto che riusciamo a vendere raccogliamo e ricicliamo una libbra (mezzo chilo circa, ndr) di spazzatura».
Donazioni? No, grazie.
«Non volevamo che ci venisse inviato semplicemente del denaro. Volevamo fare qualcosa di concreto, sporcarci le mani e dare il nostro contributo per lasciare un pianeta migliore alle future generazioni» dice Brian. Così, insieme ai suoi collaboratori, ha iniziato a pensare ad una soluzione che potesse permettergli di vivere e, contemporaneamente, portare avanti la sua missione.
Numeri da record: 141 cleanups e 4500 volontari
Ma non solo. United By Blue vuole riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibile per diffondere messaggi legati alla conservazione e alla tutela degli oceani e dei mari che ci circondano: «Il blu è un colore così bello che va preservato o riscoperto. Questo è quello che ci unisce oggi».
E non è un caso se 4500 volontari abbiano aderito alle 141 campagne di pulizia (cleanups) portate avanti da Brian in 23 paesi diversi degli Stati Uniti d’America. Volontari che sono entrati a far parte di un vero e proprio movimento, chiamato Blue Movement. Un movimento che oggi vorrebbe iniziare a diffondersi anche in altri Continenti.
I prodotti di United By Blue
La filosofia del progetto si riflette anche sui vestiti e sui prodotti che l’azienda vende: «I nostri capi d’abbigliamento sono nati da tessuti naturali e materiali riciclati come cotone biologico, lana e poliestere»»
E lo stesso vale per l’enorme varietà di oggetti che United By Blue vende. Dagli accessori per la casa agli utensili per l’ufficio; dalle borse agli zaini; dalle tazze ai gadget per animali domestici. La maggior parte di questi realizzati partendo da sostanze naturali o da scarti e rifiuti a cui l’azienda dà una seconda vita.
«Non ho mai voluto fare una onlus» confida Brian «il mio obiettivo è sempre stato quello di poter unire un progetto imprenditoriale con una filosofia positiva a un impegno costante nel fare la cosa più giusta per l’intero Pianeta». Una vera fonte d’ispirazione.