La Japan Meteorological Agency ha a disposizione tra le tecnologie più performanti al mondo
Non è la prima volta che il Giappone sceglie di sfruttare la potenza dei supercomputer per prevedere, nei limiti del possibile, calamità ed eventi climatici estremi e così intervenire per prendere contromisure e mettere in sicurezza la vita delle persone. In queste ore la Japan Meteorological Agency ha messo al lavoro un nuovo sistema di supercomputer fornito dalla società Fujitsu: l’obiettivo specifico è legato alle previsioni meteo, in particolare precipitazioni abbondanti che possono provocare frane e alluvioni. Il contrasto ai cambiamenti climatici trova nella tecnologia un importante alleata, soprattutto grazie a strumenti in grado non tanto di eliminare alla radice eventi catastrofici, quanto di dare più dati possibili alle autorità per prendere decisioni tempestive.
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Il Giappone, così come altre aree del mondo, fa i conti con gli effetti del climate change. Regione ad elevata attività sismica e soggetta a tsunami, il paese del Sol Levante è storicamente abituato a preparare la propria popolazione a situazioni di emergenza. Fujitsu ha stimato che questo sistema di supercomputer per prevedere il meteo in Giappone si dovrebbe collocare tra i primi 50 più performanti a livello globale.
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Alcuni anni fa sul New York Times è stato pubblicato uno studio che dava previsioni allarmanti sull’innalzamento delle acque, fenomeno che secondo la ricerca allagherà intere città, anche in Europa, entro metà secolo. Nel 2019 in una nostra intervista, il divulgatore scientifico Mario Tozzi aveva sottolineato che per prevenire i disastri come le inondazioni che spesso colpiscono anche l’Italia non bisogna dimenticarsi di investire sulla manutenzione.