Lo sport è sempre stato un grande terreno di inclusione oltre che di gioco, ma spesso rimangono comunque alcuni tabù che sono difficili da abbattere fuori e dentro il campo sportivo. Uno di questi può essere l’orientamento sessuale, che in alcuni contesti agonistici resiste a quel movimento generale della società che mira ad abbattere qualsiasi tipo di barriera in tutti i campi. A Milano, invece, dal 2020 gioca la prima squadra di basket totalmente inclusiva, i Peacox Basket Asd, iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche del CONI: un team nato quasi per caso, facendo due tiri in un campetto, che negli anni è diventato una realtà strutturata che accoglie persone di qualsiasi orientamento sessuale, nazionalità, cultura e religione.
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Una squadra aperta a tutti
Startupitalia ha incontrato il fondatore di Peacox, Joseph Nakle, in occasione del Pride Sport Milano Games 2023, il primo torneo internazionale multisportivo LGBTQIA+ organizzato da Pride Sport Milano, l’associazione sportiva inclusiva che raggruppa 11 gruppi sportivi LGBTQIA+ del capoluogo lombardo. Come è nata l’idea di formare questa squadra? «Dopo aver fatto due esperienze all’estero tra Spagna e Francia, dove ho giocato con delle squadre LGBTQIA+, tornando a Milano e non trovando una squadra simile, ho deciso di crearla io stesso nel 2020. Tramite il Pride Sport Milano ho conosciuto ed iniziato a giocare con Francesco Fusello e Antonello Mazzotti, poi insieme nel 2021 abbiamo deciso di creare la A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica, ndr)». Peacox Basket Milano – sottolinea il capitano – è la prima squadra completamente inclusiva di basket nata in Italia: una squadra aperta a tutti, senza etichette, a prescindere dell’identità di genere, dall’orientamento sessuale, dalla razza, dalla nazionalità e dal livello di gioco.
Sensibilizzazione e formazione
La squadra, che ha come logo un pavone arcobaleno, «si rivolge agli amanti di basket, a chi cerca di praticare sport in un ambiente aperto e tollerante senza discriminazioni, dove si può fare parte di una comunità divertente e coinvolgente, dentro e fuori il campo da gioco». Sempre più associazioni sportive ed enti di promozioni stanno organizzando eventi di sensibilizzazione e di formazione per i loro affiliati, in modo da spingerli ad essere più tolleranti e combattere le discriminazione legate all’orientamento sessuale. «Le realtà come la nostra ormai stanno ricevendo molta attenzione mediatica e questo spinge anche le altre realtà sportive a riflettere alla necessità di rendere le loro squadre più tolleranti e più inclusive», sottolinea il fondatore di Peacox Basket Milano.
Diffondere messaggi inclusivi
Un percorso che deve essere sostenuto anche da un’azione di sensibilizzazione culturale da parte delle istituzioni sul territorio nazionale: «Legalmente servono maggiori tutele maggiori e azione concrete, sia da parte del governo che delle leghe sportive, per cercare di aiutare gli atleti con orientamento sessuale non etero a giocare serenamente e praticare uno sport senza discriminazioni». E’ importante anche poter condividere la passione per il basket con altre realtà simili in altri paesi: «Praticando lo sport che amiamo, possiamo contribuire alla diffusione di un messaggio per la costruzione di una società più inclusiva in Italia e in Europa».